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Aggiornato: 1 maggio 2025
FILOCRATE. Vivace Amor, che negli affanni cresci, che dolci lacci e quai catene d'oro son quelle con che i tuoi suggetti alleghi? con quai fiamme gli accendi? e di quai pene dolcemente gli affliggi? e con quai punte gli sproni e muovi? e come, in mezzo al corso, gli affreni e stringi? Quel non sente affanni, doglie, travagli, vigilie o fatiche che a te non serve.
Che stringi in mano?... una piccola ciocca di capelli?... Ma gettala, che muoia nel fango della via, se pur tu vuoi la calma che il ricordo più non tocca!... Nella selvaggia adolescenza, quando davano i tuoi magnetici capelli scintille al tocco delle dita, e snelli i piedi in gaudio erravano, danzando
Simpatico è invece, in genere, il tipo dell'artista libero, romanziere, drammaturgo, giornalista, quale s'è venuto formando, massime dall'80, in cifra tonda, ai giorni nostri. Si voglia o non si voglia, questi giovanotti che abbandonarono le aule universitarie, e si diedero all'articolo volante, alla polemica, alla corrispondenza di guerra, hanno essi creata una prosa italiana moderna, disinvolta ed efficace; e, stringi stringi, han dovuto imparare da loro anche quelli che avevano altro fondamento e altra seriet
Stringi... stritola le ossa, urlava insatanassato il presidente degli assassini, allora chiamati giudici, finchè non crepi fuori della strozza la confessione del suo delitto. Ahimè! che dolori... che martirii sono questi! Sono cristiana... sono battezzata. O morte! morte! Confessate... con...
Scendi dal legno e le stecchite braccia Sciogli, a stringere il mondo un'altra volta, La tua greggia, o pastor, che va disciolta, Teneramente al cor stringi ed allaccia. Non vedi il nembo presso all'orizzonte Gi
Fa che io abbia presto a Barcellona o a Gibilterra la tua assoluzione e la notizia che tu hai ripreso a camminare serenamente per il tuo sentiero, lieta di te stessa. Tu mi insegnasti a tenere asciutta, sopra i flutti amari, la bandiera del dovere. «Baciami caramente la mamma e stringi per me due volte la mano al tuo Cresti. «Addio, Flora... Addio, Flora... Addio, Flora! Doveva esser così!
Per lui, per lui ne l’anima inspirata Or palpitan gli alati inni supremi.... E tu intanto, manina innamorata, Entro le sue timidamente tremi. Tu mi dicesti: O smorta innamorata Che a me ti stringi e taci, Perchè su la tua bocca appassionata Sembran singhiozzi i baci? I tuoi sguardi profondi come notte Inseguono nel vuoto Dei fantasmi fuggevoli le frotte Che sorgon dall’ignoto.
"Io ti seguii com'iride di pace Lungo le vie del Cielo...." Stringi, Andrea! Andrea tirò forte, tutta la cinghia: il pero epatico sparì di colpo, ma anche "l'Ideale" restò interrotto.
Vien, Ninfa bella, e fra le molli braccia raccogli quel, che con le braccia aperte disioso t'aspetta; e nel tuo grembo ricevi lieta l'infocato amante; stringi 'l bramoso amante, e strette aggiungi le labbra a le sue labbra, e 'l vivo spirto suggi de l'alma amata, e del tuo spirto il vivo fiore ispira a le sue brame.
Basta che io possa scivolar giù fino al letto dell'Uadi senza essere colpito. Vedi, Kabango, quelle piante arsicce fra i sassi rossi. Basta che io non sia colpito sul sentiero scoperto! Stringi bene sul petto le pelli del Sinrun. Le ho gi
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