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Aggiornato: 23 giugno 2025


La loro fragile, stravagante bellezza le sollevò lo spirito dalla polvere in cui era prostrata. Entrò rapida nella sua camera, sfuggendo Minna che era in cucina lavando con fracasso i piatti. Chiuse a chiave la porta della sua stanza, e sedette accanto al letto. Tolse la carta velina che li avvolgeva, e i meravigliosi fiori, roridi e scintillanti, la salutarono con tremolìo soave.

Di Fortunata i Geisenburg sparlavano senza misura. E ridevano fra di loro della sua pretensione stravagante di farsi sposare perchè Leonardo s'era levato un capriccio con lei. Faccenda da accomodarsi con qualche centinaio di zecchini, fissando poi una piccola pensione pel bimbo se si volevano spinger gli scrupoli all'estremo. Di spose convenienti per Leonardo ne avevano loro, i Geisenburg, da proporne una mezza dozzina, tutte ricche, tutte della prima nobilt

Ora donna Livia ha un figlio, aggiunse Dal Pozzo; lo ama molto, a quanto ne udii. Io credo in fondo il duca più stravagante che cattivo. La vita ritirata, che conduce donna Livia, probabilmente se la elesse ella medesima.... Sai che amava star sola, e non si curava di piaceri.... Poi ha una certa libert

, Clara era sempre la stessa, con un carattere mobile e pure ostinato, con una energia breve e caduca, con un disprezzo intimo e cordiale di , con un egoismo a cui dava le forme nobili dell'amore, con un desiderio di vivere e di godere che non si saziava mai; e su tutto questo fondo stravagante, e spesso perfido, e spesso capace dei più alti sagrificii, il ricordo di una vita vissuta mediocremente, il ricordo di sciocchi errori e di delusioni meschine. Era sempre la stessa, lei, ma da tutti i pianti versati nella solitudine della sua casa, da tutte le angoscie soffocate sotto la sua maschera di donna mondana, da quell'abbandono in cui aveva passato un anno, le era venuta innanzi alla mente la grande verit

Binario stravagante che seguiva la catena delle montagne più alte e sul quale si slanciarono tosto le nostre veementi locomotive impennacchiate di grida acute, via da una cima all'altra, gettandosi in tutti i precipizi e arrampicandosi dovunque, in cerca di abissi affamati, di svolti assurdi e d'impossibili zig-zag.... Tutt'intorno, da lontano, l'odio illimitato segnava il nostro orizzonte irto di fuggiaschi.... Erano le orde di Podagra e di Paralisi, che noi rovesciammo nell'Indostan.

E, a proposito della messa e delle altre funzioni domenicali, la sua condotta si faceva sempre più stravagante. Egli si rifiutava all'obbligo fisso della domenica, dicendo che tutti i giorni appartengono al Signore, e non si deve dedicare un giorno solo a chi è padrone dei secoli.

Tre suonatori tenevano intorno a un altro cerchio più grande di tutti gli altri. Le figure, i movimenti e la musica di costoro mi fecero una singolare impressione. Erano tutti e tre strambi, di statura altissima e curvi dai piedi alla testa come le figurine grottesche che rappresentano la ci maiuscola nei titoli di certi giornali illustrati. Uno sonava il piffero, l'altro un tamburello a sonagli, il terzo uno strumento stravagante, una specie di clarinetto, mi parve, combinato, non so come, con due corni da caccia divergenti, che mandavano un suono non mai sentito. Questi tre sonatori, ravvolti in pochi cenci, stavano stretti l'un all'altro, di fianco, come se fossero legati, e sonando continuamente e disperatamente il medesimo motivo, l'unico forse che sonavano da cinquant'anni, facevano il giro dell'arena. Io non so dire come si movessero. Era un non so che tra l'andatura e il ballo, certi scatti come della gallina che becca, certi stringimenti di spalle, fatti da tutti e tre con una simultaneit

Non conobbi Calvinisti ortodossi, e mi spiace. Non avevo mai prestato fede a quello che si racconta del loro stravagante rigorismo; che vi sian signore, per dirne una, che nascondano con grandi tappeti le gambe dei tavolini, per la ragione che possono richiamare il pensiero dei visitatori a quelle della padrona di casa. Ma è fuor di dubbio che vivono austerissimamente.

Ed ecco un altro quadro: il problema d'Amleto, essere o non essere, cioè se è meglio.... Tu dovresti fare il mio ritratto così. Anastasio Natali scosse le spalle e si fregò fortemente le mani, segno che stava per rimettersi al lavoro. A noi due, stravagante; ho un'ora perduta, e se mi prometti di star buono e di lasciare in pace il teschio, ti butto giù un pastello.

Sentiva dentro di un'allegria stravagante, una voglia di ridere, di scherzare, di correre, che veniva dall'incubo tremendo di quelle ore, dall'angoscia spaventevole ch'egli conteneva con tutte le sue forze. Gioconda rispondeva appena, curvata sotto un pensiero troppo grave. Era il pensiero di Lillia? era il pensiero dell'appuntamento?

Parola Del Giorno

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