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Aggiornato: 8 giugno 2025


Povera Lola.... Il lumino da notte posato sul tavolino, davanti a un quadretto dell'Immacolata Concezione, con un cestino da lavoro per riparo dal lato destro, spandeva un debole chiarore in una parte della stanzetta, allungava smisuratamente l'ombra del cestino nell'altra parte dov'era il letto in cui essa dormiva. La coperta bianca modellava il suo corpo rannicchiato.

Un giorno d'estate, nel pomeriggio, per distrarsi dal gran caldo che l'opprimeva, era salita nell'archivio della parrocchia, una stanzetta che dava in una corticella quasi scura, e sempre riparata dal sole. S'era messa a spolverar le filze di carte, poi a leggiucchiare qua e l

Lo condusse nella stanzetta dove avevano cenato la sera avanti: vi trovarono una buonissima colazione, e l'ospite e sua figlia, che li aspettavano per augurar loro il buon giorno. «Io v' invidio questa bella dimora, amici mieidisse Sant'Aubert nel vederli; «essa è così piacevole, così placida, così decente! E l'aria che vi si respira! Son certo che questa potrebbe forse restituirmi la salute

Bianca stava in una stanzetta che le teneva luogo di spogliatoio. Non aveva fatto altro in tutta la mattinata che aprire cofanetti e cassettoni; sturar boccettine d'acque odorose e spruzzarsene; si provava anella e pendenti di grandissimo costo, braccialetti e collane; e gi

Sul suo volto macchiato di sangue e di polvere l'espressione era illeggibile. Lo trasportarono, semivivo, nella sua antica stanzetta della cascina, al limitare dei pascoli. La Duchessa s'era addormentata, e Giuliano, ritto a piè del letto, guardava la bella testina serena, adagiata mollemente sul guanciale.

E alla voce argentina della fanciulla ed alla tremula voce del vecchio, Donato risponde facendosi sull'uscio a baciare in volto i suoi cari, poi rientra, si ferma nel mezzo della stanzetta ad ascoltare i passi della sorella e del padre, e quando non ode più nulla, altro che il rauco coro delle rane e il zirlo degli insetti nella campagna, si appoggia alla finestra, e sprofonda lo sguardo lontanamente nel buio.

Noël, noël! liesse, liesse! Sopra: una stanzetta quieta e silenziosa, dall'ambiente dolcemente caldo. Una lampada piove la sua luce eguale e tranquilla sovra le pagine di un libro simpatico; qui e l

Lo sguardo gli vagò incerto per la stanzetta, come se la mente lo mandasse in traccia di un pensiero smarrito. A che pensavi tu dunque, mentre io ti parlava? A nulla, Lottchen disse finalmente lui, con la sua voce grave e sonora. Sempre così, sempre così, Ulrich. Tu mi ami molto meno delle tue sciocche fantasie. Ulrich chinò il capo, e parve che attorno maggiormente gli si addensasse l'ombra.

Vada piano, mi raccomando, non accenda fiammiferi, gli disse dietro l'uscio appena fu entrato. Le scale erano anguste e brevi: egli ne contò sei rami, poi all'ultimo pianerottolo la donna sospinse una porta, rinchiuse, ed accese un zolfanello. La stanzetta apparve nuda.

Ed ella si lasciò smuovere, si lasciò condurre... ... Le pareti bianche della stanzetta ov'ella m'aveva silenziosamente introdotto; le due immagini sacre appese in capo al letto e racchiuse entro una cornice dorata, il cassettone sormontato da uno specchio ne' cui angoli stavano infisse alcune fotografie; le due poltroncine di seta gialla, e il letto alto ed ampio, con lo zanzariere candido alzato come a una offerta!...

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