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Aggiornato: 12 ottobre 2025


Scendi... ripetè l'uffiziale, che altro vedi, a sinistra? A sinistra? , a sinistra. Il ragazzo sporse il capo a sinistra: in quel punto un altro fischio più acuto e più basso del primo tagliò l'aria. Il ragazzo si riscosse tutto. Accidenti! esclamò. A basso! gridò l'uffiziale, imperioso e irritato. Scendo subito, rispose il ragazzo. A sinistra, rispose l'uffiziale; ma scendi.

Suor Maria lo sollevò tra le braccia, e si pose e sedere accanto al letto, tenendosi il fanciullo inginocchiato in grembo. Così Carlo si trovò volto a volto col vecchio, che sporse la mano scarna e gli accarezzò la guancia ed i capelli ripetendo: Povero Carlo! Che il Signore abbia piet

Non parla poichè ha scorno! Noi le facciamo scorno, si capisce! Non è avvezza, la santa donna! Fece un altro passo. E posò la mano sulle braccia conserte della suora. Sporse il capo. L'affisava muta. Ti secca, non è vero? Hai ragione. Delle suore tra le omicide, le ladre, le male femmine!... Incrociò le braccia anche lei.

Vegga, vegga, signora Maddalena, non vede che guerra su quei monti lassùLa signora Maddalena strappata a' suoi pensieri lugubri dalla scossa e da queste parole, sporse il capo guardando da quella parte, verso la quale Anselmo teneva tesa la frusta: e Marta balzata in piedi sul calesse, si faceva colla mano solecchio per vedere meglio quello scompiglio lontano.

Rapida, Nancy sporse in avanti le piccole mani vigorose: Posso tenerli io i cavalli, disse, e afferrò le redini. Aldo si volse sorpreso: Ma cosa fa? ma perchè? poi s'interruppe. Ella gli lesse un dubbio in viso, ma lo fraintese. Ma , posso! posso! gridò. Vada presto! non tema per noi!

Lo stesso valga per le parole nurse e nursery. E senza aspettar risposta, la ragazzetta scappò dalla stanza e corse sgambettolando su per le scale. Giunta alla «nursery», che fino allora era stata camera sua, si fermò. Attraverso la porta chiusa udì un piccolo grido querulo che le tolse il respiro. Sporse, esitando, la mano, ed aprì la porta. Poi si fermò, attonita e delusa, sul limitare.

Enrica era uscita, tenendo stretta in una mano la fialettina, offertale dal Weill-Myot. Gettatasi nella sua carrozza, dette ordine al cocchiere tornasse al palazzo. Per via incontrò Cristina, che facea cenni al cocchiere. Costui fermò i cavalli. Cristina si avvicinò alla portiera della carrozza. La principessa tirò giù il vetro e si sporse verso di lei per ascoltarla.

Quella voce fece scattare in piedi Abd-el-Kerim. Sogno! esclamò egli con profondo terrore. Gran Dio!... Si sporse innanzi, rattenendo il respiro, colla faccia livida, tutto in sudore, i pugni chiusi convulsivamente attorno alle armi. Ira di Dio! gridò la medesima voce. Avanti tutti! Abd-el-Kerim gettò un grido strozzato e retrocedette suo malgrado. Notis! Notis! ripetè egli.

«Troppa graziarispose sorridendo il Conte della Cerra; e cavata una chiave, schiuse una porticella assicurata da forti sbarre di ferro. Ciò fatto, vi sporse il capo e chiamò: «Gisfredo! GisfredoDopo poco tempo comparve una testa, poi le spalle, e il petto di un uomo, come quando ascendiamo una scala.

E sporse le labbra implorando: Essa gli sorrise e lo baciò. Grazie.... grazie.... sono guarito adesso. Resta quieto, tranquillo, gli disse Nora sempre pianino; poi gli accomodò le coltri attorno al collo, la pezzuola diaccia in mezzo alla fronte. Hai bisogno di star quieto, di riposare, di guarire. Perdonato? Perdonato? : se sarai buono. Sono ancora Nannucci? : se mi darai retta, .

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