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Aggiornato: 13 giugno 2025
Pero` con ambo le braccia mi prese; e poi che tutto su mi s'ebbe al petto, rimonto` per la via onde discese. Ne' si stanco` d'avermi a se' distretto, si` men porto` sovra 'l colmo de l'arco che dal quarto al quinto argine e` tragetto. Quivi soavemente spuose il carco, soave per lo scoglio sconcio ed erto che sarebbe a le capre duro varco. Indi un altro vallon mi fu scoperto. Inferno: Canto XX
Non vi è egli mai girato per la fantasia, vedendo una bellissima donna passarvi rasente per istrada, o soavemente composta a verecondia come la Beatrice di Dante, o splendida di consapevoli vezzi come la tormentatrice di Francesco Petrarca, non vi è egli mai girato per la fantasia di bisbigliarle all'orecchio: fermati, angelo, o demonio, io ti amo?
Vincenzo doveva arrivare nella notte pel matrimonio della sorella, e quando vide l'amico la mattina seguente, gli trovò un aspetto così soavemente calmo, così sereno, che non ebbe neppure l'ombra d'un sospetto del sacrificio che gli aveva fatto, ed abbraciandolo allegramente gli disse: Mio bell'arcangelo, eri proprio nato per essere prete.
Il colloquio dei due marinai genovesi fu interrotto dal suono della campana, che dal castello di poppa chiamava l’equipaggio alla preghiera serale. Era quell’ora che il nostro maggior poeta ha cantata con versi tanto soavemente malinconici nelle celebri terzine del Purgatorio: Era gi
Pur vi rivedo ancor, povere stanze, Linde stanzette de la madre mia: Oh, nel mio sen, che folla di speranze, Quando, ricca di sogni, io ne partìa!... Pur vi rivedo ancor, povere stanze. O bianco letto ove dormii bambina, O vaghi fiori, o ninnoli gentili, Soavemente, con virtù divina, Voi mi parlate dei trascorsi aprili; O bianco letto ove dormii bambina!...
La sera era placida, il cielo pieno di stelle, i campi odoravano soavemente. Ne' villaggetti che attraversavano, i contadini sedevano ancora presso alle porte, godendosi la fresca aria notturna. Lungo tutta la strada incontravansi in allegre brigate, che a piedi od in vetture, ritornavano dalla sagra.
ambo le mani in su l’erbetta sparte soavemente ’l mio maestro pose: ond’ io, che fui accorto di sua arte, porsi ver’ lui le guance lagrimose; ivi mi fece tutto discoverto quel color che l’inferno mi nascose. Venimmo poi in sul lito diserto, che mai non vide navicar sue acque omo, che di tornar sia poscia esperto.
Eterna primavera qui verdeggia, ché 'n le catene il Tempo giace altrove; aprile quivi e marzo signoreggia, né mai da l'ombre zefiro si move, per cui soavemente sempre ondeggia l'altezza de colline e poggi, dove pini, cipressi, querze, faggi, abeti adombrano vallette e campi lieti. Quivi onoratamente fui raccolto da duo barbati e candidi vecchioni.
«Fra tre, fra due, fra un anno io me ne andrò» egli pensa e prosegue soavemente la sua via, chiudendo occhi e orecchie alle proteste che si levano intorno a lui e alle domande angosciose d'aiuto e di difesa.
Gli occhi, di solito così affettuosi, così soavemente timidi della fanciulla, ebbero a questo punto come un bagliore sinistro: diventarono foschi e torti, sotto le ciglia aggrottate; ma fu un lampo, e tutta l'espressione del suo volto si rifece dolcissima quando ella domandò al giovinotto: Mi vuol perdere dunque?... E perchè?... Che cosa le ho fatto di male?
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