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Aggiornato: 13 giugno 2025


Che voce avrai tu piu`, se vecchia scindi da te la carne, che se fossi morto anzi che tu lasciassi il 'pappo' e 'l 'dindi', pria che passin mill'anni? ch'e` piu` corto spazio a l'etterno, ch'un muover di ciglia al cerchio che piu` tardi in cielo e` torto. Colui che del cammin si` poco piglia dinanzi a me, Toscana sono` tutta; e ora a pena in Siena sen pispiglia,

<<Quelli e`>>, rispuose, <<Provenzan Salvani; ed e` qui perche' fu presuntuoso a recar Siena tutta a le sue mani. Ito e` cosi` e va, sanza riposo, poi che mori`; cotal moneta rende a sodisfar chi e` di la` troppo oso>>. E io: <<Se quello spirito ch'attende, pria che si penta, l'orlo de la vita, qua giu` dimora e qua su` non ascende,

Ma il piú acerbo avversario d’Arcangela fu Lodovico Sesti (Lucido Ossiteo), che nel 1656 stampò a Siena una Censura dell’Antisatira dedicandola al granduca Mattia di Toscana. Cotesto

<<Io fui d'Arezzo, e Albero da Siena>>, rispuose l'un, <<mi fe' mettere al foco; ma quel per ch'io mori' qui non mi mena. Vero e` ch'i' dissi lui, parlando a gioco: "I' mi saprei levar per l'aere a volo"; e quei, ch'avea vaghezza e senno poco, volle ch'i' li mostrassi l'arte; e solo perch'io nol feci Dedalo, mi fece ardere a tal che l'avea per figliuolo.

Ad ogni modo, l'etá dei comuni repubblicani è qui finita. Firenze, Siena, Lucca, Genova, Venezia sopravvivon sole. Coloro che prolungano l'etá repubblicana quarant'anni ancora, fino alla caduta di Firenze, la potrebbon prolungare sessanta, fino a quella di Siena, o fino a' nostri , quando caddero le tre ultime; ovvero dir che durano le repubbliche anch'oggi, in San Marino.

I Socini di Siena avevano intanto spinta più logicamente la libera interpretazione del Vangelo; e, invece di arrestarsi a confini arbitrarj, negarono la Trinit

«Quando vivea più glorïoso», disse, «liberamente nel Campo di Siena, ogne vergogna diposta, s’affisse; e , per trar l’amico suo di pena, ch’e’ sostenea ne la prigion di Carlo, si condusse a tremar per ogne vena. Più non dirò, e scuro so che parlo; ma poco tempo andr

«Io fui d’Arezzo, e Albero da Siena», rispuose l’un, «mi mettere al foco; ma quel per ch’io mori’ qui non mi mena. Vero è ch’i’ dissi lui, parlando a gioco:

Le milizie de’ Fiorentini dovevan rafforzarsi di tutte le altre della lega guelfa; fra le quali di quelle di Siena, di Lucca, di Volterra, di Citt

<<Io fui d'Arezzo, e Albero da Siena>>, rispuose l'un, <<mi fe' mettere al foco; ma quel per ch'io mori' qui non mi mena. Vero e` ch'i' dissi lui, parlando a gioco: "I' mi saprei levar per l'aere a volo"; e quei, ch'avea vaghezza e senno poco, volle ch'i' li mostrassi l'arte; e solo perch'io nol feci Dedalo, mi fece ardere a tal che l'avea per figliuolo.

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