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In fondo al cuore, sentiva anche un'angoscia grande, profonda per doversi dividere da quel suo vecchio compagno... L'orologio era una memoria della sua mamma; essa lo portava sempre con sè; il giorno della sua morte lo aveva accanto al letto!... Sandro, sospirando, lo levò dal taschino e lo guardò lungamente. Non gli era mai sembrato tanto bello! Gli pareva di vederci dentro qualche cosa della sua povera mamma ammalata, e sentì stringersi il cuore davvero. Diamine! quella goccia ch'era caduta sul vetro era proprio una lacrima; e quando volle asciugarla col dito, la goccia si allargò e lo appannò tutto quanto... No; non doveva vendere l'orologio della mamma. Il venderlo gli avrebbe portato sfortuna. Ma, a Lalla?... Lalla che lo aspettava col Monsieur de Camors, Sibilla, e quell'altro romanzo?... Non doveva venderlo!... Si fa presto a dirlo; ma ormai era troppo tardi. Il viaggio bisognava pagarlo, bisognava mangiare un boccone, e in tasca non c'era un soldo!... Si ricordò di essere stato altre volte da un orologiaio, in Piazza dei Mercanti, per qualche incarico avuto dal signor Domenico: egli sapeva ora dove far capo; e con questo pensiero tutte le incertezze svanirono. Un giorno, chiss
Io mi presenterò lá come legnaiuolo che fatto abbi il forziero. Santilla comprenderá subito come il fatto sta, perché ella è piú savia che una sibilla. E insieme farete il bisogno. CALANDRO. Oh! Tu hai ben pensato. Per amar suo porterei e' cestoni. FESSENIO. Oh! oh! Grande ardire costui ha. Orsú! Piglia. Alto! O diavol! Tu caschi. Sta' forte. Ha' lo bene? CALANDRO. Benissimo. FESSENIO. Orsú!
La signorina Lalla gli aveva dato appunto la noticina di tre romanzi del Feuillet: Monsieur de Camors, Sibilla, e un altro citato dal buon Filippi nella Perseveranza. Fatta la somma, e colla spesa del viaggio per giunta, occorreva una trentina di lire, ed erano gi
Nella persona di questo si volle rappresentare, niente meno, l'imperatore Augusto, e nella donna la Sibilla che secondo una delle leggende più profonde del Cristianesimo predisse ad Ottaviano, in una visione, la venuta di quel bimbo, destinato a signoreggiare il mondo.
E cosí appare questa porta essere stata fatta dalla Trinitá è a dimostrare che chi offende in alcuna cosa Iddio offenda queste tre persone, e perciò da tutte e tre essere quello luogo composto, dove gli offenditori in perpetuo fuoco sono dannati. E son queste parole prese dal sesto dell'Eneida, dove la Sibilla dice ad Enea: Nunc animis opus, Aenea, nunc pectore firmo.
Verdiana, voi siete la erede vera della Sibilla Cumana. Come poi successe il caso dell'Asino tornato, e del danaro cresciuto potranno sapere tutti coloro, i quali si compiaceranno leggere il veniente capitolo.
Cosi` la neve al sol si disigilla; cosi` al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla. O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, a la mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol de la tua gloria possa lasciare a la futura gente;
"Il riso lascivo si era mutato in una voce distinta come una cantilena, e quella voce usciva dalle labbra di quella fata. "Diceva: "Io sono impudica come Pasife, io sono casta come la Sibilla, io sono forte come Ippolita, io sono sapiente come Minerva: io sono eterna!" Due pagine intere di questo tenore! E, prima, aveva fatto lo stesso: "Ma le onde battevano su la scogliera.
Cosi` la neve al sol si disigilla; cosi` al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di Sibilla. O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, a la mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol de la tua gloria possa lasciare a la futura gente;
C'è sempre un mondo di nonnulla a cui provvedere, innanzi di cangiar paese. C'è, verbigrazia, da pensare alle cose che si porteranno seco, e a quelle che si lasciano: c'è da ordinare le sue carte, bruciare le inutili e quelle segnatamente che risguardano altrui. E qui, fermate, commozioni ad ogni tratto! In que' foglietti che vengono tra le mani, foglie disperse della Sibilla, v'hanno pensieri fuggevoli che fanno ricordare con amarissima volutt
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