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Aggiornato: 8 luglio 2025
Si alzava rapida, e avvicinandosi ad Edith si chinava su di lei con parole incoerenti, cercando di distrarla, per non lasciarla accorgere delle crudeli paure di Valeria. Sopra le inconscie teste delle loro figlie gli sguardi delle due donne si incrociavano, ostili e duri, ognuna proteggendo la propria creatura, ognuna accusando l'altra.
Fu su di lei che la duchessa portò tosto gli sguardi alle parole del duca; la vide tremare, vacillare, farsi più pallida del marmo. Don Francesco si era gi
Parlava con voce debole, molto commossa, tenendo gli sguardi alla tempesta; e Cesare le si era un poco avvicinato per non perdere sillaba.
Torino, 25 marzo 1862. Apriamo la tomba, ma per tirarne fuori i qualche vivi che dentro vi caddero, non per contristare sguardi per spettacolo molesto.
I nostri sguardi s'incrociarono.... Vi risparmio il resto. Finito lo spettacolo, m'avviai per uscire. Ella mi stava dietro.... sentivo il suo alito profumato.... sentivo il suo sguardo; proprio così. Ritengo che il miglior modo di seguire una persona sia quello di precederla. Non si d
Signori e signore! gridò il barone colla sua voce rantolosa e vibrata; abbiate la compiacenza di fermarvi un istante per ascoltare la protesta di un libero cittadino! Tutti gli sguardi si volsero al palco di prima fila, e i cinquantamila spettatori ammutirono come un sol muto.
Sì, era il duca, egli pure li vide. Dal Pozzo, pensò, con un cavaliere forestiero! È lui! E non potè fare a meno di gettare gli occhi sul cugino, che dal canto suo fece altrettanto. Quei due sguardi s'incrociarono come per gettarsi una sfida superba, e si ricambiarono una fiamma di odio. Ma fu un lampo!... Il duca ebbe bisogno di tutto il suo impero sopra sè medesimo per proseguire il cammino.
E non ha Amor in tutta la sua corte, m'oda chi vol, sì graziosi sguardi, sì chiara voce, o sì vivace lume. Perch'io pur prego lui, ch'ognor più forte con tal foco, in tai lacci e con tai dardi mi trafigga, m'annodi e mi consume. Dello stesso O novo esempio de l'eterna luce, alma gentile, ond'ogni alma più rara mirando la belt
Angiolo! gridò il signor Basilio. Ma Angiolo ai suoi sguardi pareva fosse addivenuto un'altra creatura; la fittizia tinta del suo volto era sparita. Il signor Basilio aveva pur troppo dinanzi la sventurata orfanella, colei che aveva cacciata nel vituperio; il tardo rimorso lo lacerava.
Molte damigelle le stavano attorno, e tacite tacite facevano voto che sollevasse gli sguardi, i quali, sollevati, non potevano sostenere; perchè siffatta luce ne usciva, che svelava un'anima, la quale non si sarebbe mai creduto avessero potuto reggere quelle sue membra dilicate.
Parola Del Giorno
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