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Aggiornato: 17 giugno 2025
Sandrino, a sentir l'organista, aveva un tesoro in gola, e, a giudizio della signora Veronica, aveva pure molto talento drammatico; grazie tante! Ma, fosse diventato anche un Kean o un Tiberini, tant'è, il duca d'Eleda non gli avrebbe mai concessa sua figlia. La letteratura?
Si parlò dapprima del passato, dei compagni dell'infanzia, poi si passò a ragionare degli avvenimenti politici, delle fortune d'Italia e della grandezza di Roma, e tutti invidiavano la sorte di Sandrino che coll'influenza dello zio avrebbe preso un bel posto nella vita pubblica. A tali discorsi Annina abbassava gli occhi, e soffocava i sospiri.
"Dalla tua ultima lettera ho veduto con piacere che Sandrino ha compiuto lodevolmente il corso degli studi legali, e, per soddisfare il tuo desiderio, acconsento a condurlo a Roma con me, per collocarlo in un posto che gli possa convenire. Frattanto salutami la cognata Giulia e gli amici, e a rivederci presto. Ti avvertirò con un telegramma del giorno preciso del mio arrivo. Addio.
Suo padre gli aveva fatto percorrere gli studi legali per farne un avvocato, un procuratore del Re od un prefetto, forse anche un deputato e un ministro come lo zio. Sandrino, ubbidiente ai paterni voleri, era diventato dottore, malgrado la sua antipatia pei codici e le pandette; ma le sue inclinazioni lo portavano all'amore della natura.
La Pierina, no, la Rinaldini nemmeno; come la vorrebbe dunque?... Come la vorrei?... e il povero Sandrino, al quale il freddo della sera aveva fatto un po' di bene, s'interruppe quasi atterrito di ciò che stava per dire. Dunque?! Coraggio!... ci sarebbe forse il pericolo che non sapesse nemmeno lei come la vorrebbe?
Comperare l'Omnibus?... Essere lui, Sandro Frascolini, il padrone, il despota, quello che avrebbe dettata la legge a Borghignano?... Poter mandare all'aria, nello stesso tempo, il Duca d'Eleda costituzionale e il Della Valle progressista?... Ripresentarsi minaccioso, terribile, dinanzi alla signora Duchessina? L'occhio di Sandrino, peccato ne avesse uno solo, scintillava fiammeggiando.
Certo non pareva più un erborista, ma rassomigliava piuttosto ad un astronomo che cerca il suo astro. Vedendo che l'astro non compariva all'orizzonte... d'una finestra, si decise di tirare il campanello. Poco dopo la mamma d'Annina gli aperse l'uscio, e lo accolse lietamente, dicendogli: Venite avanti, Sandrino; che nuove ci recate? Brutte nuove!... Oh, come?...
Sandrino guardava l'Annina con un lungo e languido sguardo, che pareva significare: siamo troppo infelici! la natura ci vorrebbe uniti, la societ
Ciò gli fu di sprone a lavorar con lena, e di lì a pochi mesi la Nena faceva andare e venire un grasso manoscritto, dalla povera casuccia del romanziere al palazzo d'Eleda. Lalla non ebbe fiato di leggerlo tutto, ma lo giudicò bellissimo, e Sandrino rimase colla convinzione di aver scritto un capolavoro.
Per finirla conchiuse Sandrino, il quale, vedendo che non lo sbrigavano mai, cominciava a perdere colla pazienza anche un po' la soggezione quanto mi d
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