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Aggiornato: 18 giugno 2025
La contessa Maria piangeva, poi si riscosse: Andiamo, andiamo. Appena scomparvero per le scale, Tonina e Margherita corsero a spalancare le finestre per vedere il professore salire in carrozza; istintivamente De Nittis alzò gli occhi, e allora esse salutarono agitando famigliarmente le mani fra la meraviglia della gente, che si voltava dalla strada a guardare.
Il Giudice, all'occhio del quale nulla è nascosto, quando gli verranno dinanzi le moltitudini degli spiriti senza numero, che pellegrinarono pei mondi, a molti, che le genti salutarono magnanimi, dir
Pensava all'orribile morte di quella povera Giulia; ma insieme alla sanguinosa immagine, che non riesciva ad allontanare, le ritornavano le amare parole della Cristina. Sull'uscio dalla casupola da canto, apparve una vecchia mangiando un pezzo di polenta. Era l'Annunziata Meroni. Le due donne si salutarono; e Maria si staccò dalla sua abitazione per avvicinarsi alla anziana.
Alle sette con affrettato passo si giunse sul monte che sovrasta a Melito. Sul monte parallelo e separato dal nostro per una stretta e profondissima gola accampava Garibaldi con quattromila uomini. Un grido prolungato di gioia e un agitar di berrette salutarono la nostra venuta. Era la sera del 20 agosto. Giù a mare il Franklin, che trasportò Garibaldi, giaceva arenato, il Torino, fulminato da due navi borboniche, divampava, ed una terza nave mandava a noi un benvenuto di granate e di bombe. Il mattino del 22 eccoci sotto Reggio. Garibaldi, impegnato gi
Evidentemente i neri avrebbero dovuto abbandonare il giuoco. Gli astanti, vedendo la partita condotta a questi termini, salutarono i due giuocatori e congratulandosi con Anderssen, escirono dalla stanza ed andarono a letto. Rimasero soli, faccia a faccia, i due personaggi nostri. Anderssen chiese al negro: Basta?
L'indomani partii per Siviglia. Alla stazione vidi Frascuelo, Lagartijo, il Cuco, e tutta la compagnia dei toreros di Madrid, che mi salutarono con uno sguardo benevolo di protezione.
L'arrivo di Rosen non fu avvertito che dal lieve scricchiolio d'un'altra sedia che venne a posarsi da un lato del tavolo; i vicini alzarono gli occhi, salutarono accennando del capo, e continuarono il loro giuoco.
Al primo spuntare dell'alba vicina, il Fossano ripartiva, per quel giorno soltanto, dall'isola di San Giulio, giacchè, come aveva detto la notte prima a Valenzia, doveva recarsi ancora alla rocca d'Angera dov'era il duca Galeazzo, per prendere licenza da lui, e ottenere il permesso di vivere lontano dalla corte milanese. Si salutarono i due sposi, dicendosi a vicenda.
Roma aveva are, e sacerdoti, e vittime votive, e messi da parte gli emblemi di forza prepotente a ragione la salutarono ed effigiarono sotto Nerva Roma felice con in mano un timone per chiarire come a lei spettasse il governo del mondo.
Rivide la moglie due o tre volte, di lontano: si salutarono come due persone che appena si conoscono, l'uno non cercava mai dell'altro; del resto essa faceva una vita molto solitaria, non frequentando mai i teatri e le feste, mentre egli si gittava a capofitto nei rumorosi divertimenti. Si trovavano di accordo in un solo punto: scrivere al padre come se nulla fosse stato; vale a dire notizie stereotipate. Per esempio, Guido scriveva: «Emma sta bene, credo che vi abbia scritto, vi saluta tanto, abbraccia sua zia.» Ed Emma: «Guido sta benissimo, è molto occupato, non potr
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