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Perchè doveva egli turbare la fede di sua moglie?... Appunto, se egli non credeva alla messa, poteva benissimo accompagnarla, come l'avrebbe accompagnata in qualunque altro luogo. Così, perchè non avrebbe mangiato di magro il venerdì ed il sabato?... O che?... il pesce non gli era sempre piaciuto?... Gi

Ormai la fama con le sue cento bocche spargeva dappertutto la notizia della prossima rovina dei Bollati, e sul palazzo pesava la tristezza che pesa sulle cose decrepite. Come suole accadere, i cosidetti amici di famiglia s'erano dispersi; non c'era ragione, dicevano, di andar a disturbar della gente che aveva tanti sopraccapi. Tutt'al più veniva ogni giovedì e ogni sabato il nobile Canziani, visitatore poco desiderabile, sia perchè pativa frequenti accessi di tosse, sia perchè i suoi reumatismi gli rendevano difficile di mettersi a sedere quand'era in piedi e di alzarsi quand'era seduto. I Rialdi, nella loro qualit

Ma fui veramente sorpreso quando, il sabato grasso, Lidia accettò un invito dei signori Caccianimico. Faccio un'eccezione per loro, ella disse. È vero, Sergio, che faremo un'eccezione?... È verissimo, risposi, nascondendo alla meglio il mio stupore. Appena Clara ed Ettore Caccianimico partirono, domandai a Lidia: Tu intendi veramente andare a quel ballo? Ma che! rispose Lidia.

Ma Nancy ne fu così costernata e attonita, che Aldo omise dal suo racconto l'invito per sabato. All'indomani egli trovò sul suo scrittoio un nuovo pacco di discorsi scritti e di giornali vecchi; e riprese coscienziosamente il suo lavoro. Il sabato mattina trovò, posato in cima alle sue carte, una busta color lilla, contenente venti dollari. Sulla busta stava scritto: «Venite oggi alle sei

Si combinò uno scambio di libri per l'indomani, e fissarono d'incontrarsi il venerdì prossimo, mentre lei sarebbe andata a piedi dalla Prefettessa. Venerdì?... Brutto giorno! pensava Lalla che era superstiziosa; ma poi dovette cedere, perchè sabato era troppo tardi per Giacomo, e giovedì troppo presto per lei.

La chiesa era tutta parata di drappi rossi e di fogliami d’oro; dinanzi ai cancelli di bronzo ardevano undici lampade d’argento lavorate dalli orefici per religione; e tutte le sere l’orchestra sonava un oratorio solenne con un bel coro di voci bianche. Il sabato si doveva esporre il busto dell’Apostolo.

Era di sabato, il 26 febbraio; Paolina dava appunto un ballo; le guardie e le altre truppe, 800 uomini, stavano in tenuta di marcia sulla Piazza d'Arme; sette bastimenti erano pronti per la partenza in porto; l'Imperatore appariva irrequietissimo; il piccolo uomo andava su e giù, alla finestra, guardava il cielo e il golfo che è mosso dalle onde muggenti.

Aldo s'inchinò e partì. L'indomani era sabato. Sul suo scrittoio giaceva la busta lilla di tutti i sabati. Aldo l'aprì. Conteneva un biglietto da 500 dollari. Il lunedì seguente Aldo, arrivando nello studio, trovò la giovane signora Van Osten che lo aspettava.

Ma la ragion probabile, a pensarla, ch'ei spargesse di sabato i sudori, era ch'essendo solo quella volta, facea nel borsellin maggior raccolta.

Il Conte di Provenza più la guardava, più gli pareva degna di essere conquistata; la circondò molte volte degli occhi per iscoprirne il debole nel quale far breccia, e tentare l'assalto; la conobbe munita con tanta maestria di guerra, che impossibile cosa fosse espugnarla per forza; gemè, si volse a considerare la sottoposta valle; spaziosa compariva, e degna di combattervi campale battaglia; i fiumi Calore, e Sabato, confuse le acque alla estremit