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Aggiornato: 11 giugno 2025


Di quando in quando la nostra ingegnosa matrigna s'accorge di aver dimenticato in casa un tubo colore, un pennello, il ventaglio, e sempre trotta il vecchio. Mai che si muova quello giovane. E allora il terzetto pittorico si muta in duettino contemplativo. Come sei acerbo! Che hai? Nulla. Che disgusto però! Quando è che ti sei accorta di quel denaro? Che denaro? Le trenta lire che ti mancano.

In quella batteva l'ora di notte al campanile della chiesa di San Giulio, e l'onda di suono che penetrò fin entro a quella stanza generata dall'oscillazione della campana, fu l'unica risposta alle sue parole; s'accorge finalmente che in quella stanza non c'è nessuno, e va oltre, e così d'una in altra, ma, come è inutile a dire, senza mai trovare chi cercava; non gli prese però alcun fastidio di questo tanto era lontano dal benchè minimo sospetto, e ridiscese e domandò ai servo: «Dov'è Valenzia? dove se n'è andata

Si può fare mille giri per la sala, senza veder fare un gesto concitato, e senza udire una parola un po' più forte delle altre. A dieci passi di distanza dai crocchi, non ci s'accorge che parlano fuorchè dal movimento delle labbra.

L'uomo d'ingegno e di cuore sente assai più bisogni in , che non il volgo degli uomini; egli s'accorge che nell'esistenza v'ha più d'una sfera d'azione: la famiglia, la vita privata, la pubblica, e che per essere completo, un uomo deve appunto versare in tutte coteste relazioni. Il cuore del giovane Palavicino aveva trovato assai in quella dolce sua madre: il pensiero di lei poteva occupare fortemente gran parte della sua vita; ma tanto non gli bastava. A quella figura dignitosa, venerabile, cui egli doveva inchinarsi come a maggiore, desiderò venisse compagna un'altra figura affettuosa e venerabile del pari, ma più giovane, e a cui egli potesse unirsi come ad eguale. Però le virtù stesse di sua madre avendogli come data la misura per giudicare ogni cuore di fanciulla a cui per caso s'accostasse, è facile a credere come l'affetto suo avesse dovuto lasciar trascorrere gran tempo prima di posarsi in qualcheduna; d'altra parte egli sentiva anche qui il bisogno di asciugare qualche lagrima, di confortare qualche esistenza. Su tutti que' volti giovani, freschi, rosati, levigati, egli non aveva mai scorto un segno che attestasse qualche spina secreta. Non aveva trovato che giocondit

Cotte che fûro te le mangiasti, buon pro ti faccia: finimola presto. LECCARDO.... Venne un altro cuoco e s'accorge ch'avea buttato le testoline dentro la caldaia.... DON FLAMINIO. Oimè, ci è gionta un'altra persona: e se il parlar di uno era cosí lungo, or che vi è gionta un'altra persona, sará altro tanto. LECCARDO.... Oh oh, che m'era smenticato il meglio! Prima che venisse quel cuoco....

82 Fugge il populo in rotta, che non scorge chi questa gente sia, che domandi; ma poi ch'uno ed un altro pur s'accorge all'abito e al parlar, che son Selandi, chiede lor pace, e il foglio bianco porge; e dice al capitan che gli comandi, e dar gli vuol contro i Frisoni aiuto, che 'l suo duca in prigion gli han ritenuto.

con quella parte che su` si rammenta congiunto, si girava per le spire in che piu` tosto ognora s'appresenta; e io era con lui; ma del salire non m'accors'io, se non com'uom s'accorge, anzi 'l primo pensier, del suo venire. E' Beatrice quella che si` scorge di bene in meglio, si` subitamente che l'atto suo per tempo non si sporge.

Or mentre mal contende col focoso amatore, ecco s'accorge d'un suo colombo ch'era fuggito, di che fu assai turbata: e sebbene Girani la rampognasse, quasi più di quella bestiuola le tenesse che di lui, ella più sempre diveniane inquieta, perchè gi

Ranke, il grande storico, è il primo a comprendere che il Principe, ispirato dai tempi, senza di essi diventa inintelligibile: s'accorge che non è un trattato e che il modello ne fu Cesare Borgia, ma finisce col credere che il Macchiavelli scrivendolo davvero per Lorenzo dei Medici, nella disperazione di rianimare l'Italia osasse così propinarle il veleno.

e fia la tua imagine leggera in giugnere a veder com'io rividi lo sole in pria, che gia` nel corcar era. Si`, pareggiando i miei co' passi fidi del mio maestro, usci' fuor di tal nube ai raggi morti gia` ne' bassi lidi. O imaginativa che ne rube talvolta si` di fuor, ch'om non s'accorge perche' dintorno suonin mille tube, chi move te, se 'l senso non ti porge?

Parola Del Giorno

s'alceste

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