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C'era a questo scopo una poltrona grande come un bagno, aperta come la misericordia di Dio, nella quale Massimo si raccolse per prendere il volo verso riposati lidi, mentre le foglie delle piante battute dal vento mandavano un barbaglio di ombre attraverso alle gelosie sopra il soffitto e sulla rosicchiata cornice del vecchio notaio.

Nelle vaste sere d'estate, esasperate di lampi muti e d'amari profumi, ecco balzare ancora focosamente il mio cuore, come una volta, di tra le tue braccia, oltre gli aerei balconi naviganti pel cielo!... Balza il mio cuore, snudati gli artigli, come un cane abbaiando la sua rabbia di mordere, lontano, la polpa delle nuvole!... Ripòsati! Ripòsati!... Solo dormire è dolce!... Oh via!... No! No!

Molto male, perchè la testa mi arde ed ho perso il lume degli occhi. Che cos'hai? mi ha detto Filippo, quando è rientrato per l'ora di desinare. Sempre stanco? Stanchissimo. Ho voluto escire a prender aria, e non m'ha fatto bene. Ripòsati, che diamine! conchiude il signor Ferri, col suo piglio autorevole. La sera, si capisce, non esco di casa; lo lascio andar solo, dove gli pare.

Qui, mentre l'ostessa andava e veniva col meglio della sua cucina, scusandosi di non poter fare di più a cagione dell'ora bruciata, i suoi due forestieri si scambiavano le prime parole un poco ordinate, i primi pensieri un po' riposati, riandando i giorni dolorosi della loro separazione. Che orrore, Fior d'oro! E che angoscia, la mia, pensando a quello che tu dovevi soffrire!

Riposati il corpo e la mente dalle insolite fatiche, essendo gi

Nascosi il volto nel guanciale, e, dopo una breve lotta co' laboriosi pensieri che mi si agitavano, sebbene affievoliti, nella mente, il sonno la vinse. Mi risvegliai alle dieci, cogli occhi riposati e la mente tranquilla. Tuttavia ero ancora un po' assonnato, e dinanzi a quella prepotente esigenza fisica tacque l'impazienza del desiderio morale, e sonnecchiai fino alle dieci e mezzo.

Nelle vie dell’Alloro e di Lungarini, a pochi passi dai tuguri della povera e rassegnata gentarella che vi si addensa, sono palazzi dalle ampie ma semi-buie corti, dai riposati scaloni, dalle luccicanti sale, ove i Marchesi Abbate, della Sambuca, di S. Gabriele, di Bonagia, lussureggiano di magnificenze.

Entrano ALONZO, SEBASTIANO, ANTONIO, GONZALO, ADRIANO, FRANCESCO e altri. Per nostra donna! o Sire, io più non posso andare innanzi: mi fan male l'ossa mie vecchie ed è in un vero labirinto che ci siamo perduti, in mezzo a strade diritte ed a meandri. Ho gran bisogno di riposare. O mio vecchio fedele, non posso biasimarti. Anch'io son stanco fino a perderne i sensi. Siedi dunque e riposati.

Voltandosi, videro sulla porta il cameriere, il guattero, il cuoco, l'oste che li sbirciavano. E se ne andarono leggieri, riposati e quieti fra la polvere alta. All'albergo la signora Lucia dormì profondamente per tre ore. La sera non vide Federigo nello Stabia-Hall. La mattina seguente ricevette un dispaccio dal marito che la richiamava a Milano, per andare sui laghi.

Olimpio non affaticarti, taci; nudrisciti a bello agio... riposati... rifa' le forze... fra poche ore io verrò a levarti. Mai no, che non mi rinchiuderai più; adesso ho fame e sete di aria: mi pare avere sul petto la cattedrale di San Pietro. San Pietro! Ho io rammentato San Pietro?