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Aggiornato: 8 giugno 2025
Nel medesimo tempo il postale scompariva: la lotta tra l'acque e il fuoco era davvero stata viva, ma le prime avevano trionfato e colla stiva colma da esse affondarono eziandio i carboni bruciati ma spenti. La superficie dello stretto ridivenne quieta e piana; solo qua e l
Sì aveva detto Giuliana, sorridendo sì, mamma, resteremo quanto vorrai. Quel sorriso ridivenne frequente su le labbra di Giuliana, in presenza di mia madre; e, se bene la malinconia degli occhi rimanesse inalterabile, era così dolce quel sorriso, era così profondamente buono che io stesso mi lasciai illudere. Ed osai mirare la mia speranza.
Però la ferita si trovò di facile medicazione; donne venali prodigarono a lei quell'assistenza che le negava il marito: questo ridivenne mansueto e pentito.
Appena Tina fu alzata, ridivenne più melanconica. Nella casa c'era un po' di tramestìo; le due vecchie si davano da fare per il pranzo, perchè volevano averlo pronto a mezzogiorno. Le porte dei due appartamenti rimanevano aperte. Tina prese il caffè col latte bagnandovi dentro una pagnottella, poi tornò nella camera per ravviarsi i capelli con un mozzicone di pettine. Siccome la mammella le doleva ancora lievemente, si ricordò il sogno della rosa, che quell'uomo giovane le aveva piantato con tutto il gambo dentro il capezzolo facendone uscire goccia a goccia il sangue e la vita. Era ancora così pallida, cogli occhi stanchi, cerchiati dalla stessa ombra turchiniccia. E il sogno la riprendeva. Lentamente si sbottonò il corsetto come per cercare la ferita, mentre le pareva di essere un'altra volta seduta sulla porta di quella chiesa, nella quale la gente entrava a fiotti. Infatti quel giorno era domenica. Così seduta, con la mano sulla mammella, quasi nell'atto di arrestarne il sangue, guardava la propria immagine con un sorriso simile ad un brivido. Qualunque cosa potesse ancora accaderle, ella era gi
Sì, sì, per l'onor mio; ma, in nome del cielo, parla alfine... Fulvia si appoggiò al muro con le spalle. Diego... Diego... cominciò ella, ma la piena della commozione le vietò tosto di seguitare; Paolo ridivenne a un tratto freddo come dianzi, la fissò sicuramente, e: Diego? Che cosa? domandò con la voce dura.
Quindi, la fanciulla ridivenne fiduciosa. E così l'attimo fuggente si dileguò. Parecchi anni addietro, al buon signor Pfaff, io aveva domandato un giorno: Perchè non mettete un'epigrafe sul vostro ricovero di pace e di salute? Il signor Pfaff m'aveva guardato senza rispondere, ed era stata la figlia a spiegargli il mio concetto.
Giacomo arrossì fino alla radice dei capelli, poi ridivenne pallido; all'ultimo disse con parole di amarezza: Veramente, colei per amore della quale commisi un fallo... non dovrebbe così severa rimproverarmelo;... allora la passione per voi mi tolse il senno... E adesso, che cosa vi toglie essa? Insisteva sempre e più sempre la donna, improvvida a frenare l'animo acceso.
La fanciulla ridivenne pensierosa: aveva temuto un rabbuffo e quella condiscendenza le dava adesso una nuova emozione. Vado, sì. Porta teco il lume, lo lascerai in fondo alle scale. No, quel signore non ha chiusa la porta perchè non ne ho udito il tonfo. Giù al primo piano gli Arrighi, che sono sempre desti, se ne saranno accorti.
Così, com'io ve l'ho raccontato minutamente, l'onorevole Ariberti, bambino quadragenario, rientrò nelle grazie della marchesa, e ridivenne il suo umilissimo servitore, anzi il suo schiavo negro, se mi consentite la frase. Visse a Rocca Vignale una trentina di giorni, ma senza curarsi gran fatto della bellezza dei campi e del cielo. Ogni bellezza era in lei.
Italiani come l'Italia non ne aveva più avuto dopo Dante e Michelangelo essi furono mondiali: nel piccolo moto nazionale riassunsero tutti i principii dell'evo moderno, vincendo in Italia le loro vittorie appartennero a tutto il mondo. La rivoluzione del 89, che dopo l'Impero napoleonico la Francia non aveva potuto continuare fuori di sè stessa, ridivenne per opera loro universale. Se l'Italia non avesse prodotto Mazzini e Garibaldi non sarebbe risorta: essi furono i rappresentanti della sua terza giovinezza che ricominciava un'era nuova pel mondo. Quindi tutti i popoli se li appropriarono. Ogni moto liberale della prima met
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