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A queste parole l'Elia Corvino si slanciò innanzi, gettando un'occhiata d'iraconda impazienza su tutta quella folla che poteva impedire alla carrozza d'allontanarsi rapidamente di , si recò presso lo sportello, che gi

Non m'era mai venuta questa idea tanto ovvia, che gli Yves potevano partire; mi pareva che tutto dovesse continuar sempre così. Credetti che si avvedesse dell'effetto delle sue parole e che cercasse mitigarlo chiedendomi finalmente, in tono sommesso, dove avessi udita la sua voce. Questa domanda così semplice mi recò infatti, in quel momento, dolcezza infinita. In sogno risposi.

Vidi solo pochi monaci che passeggiavano silenziosi su e giù e non mi volsero mai la parola. Un frate laico mi recò una brocca d'acqua e sentendo che venivo da Roma mi chiese che cosa vi fosse col

Io!... la donna degli altri!... qual follia! Cederei volentieri anche la mia. Di te qual avvi, o Flavio, Uom più felice al mondo? Tu ricco sei, tu nobile, Tu grasso e rubicondo: Odio giammai invidia A te recò molestia; Tu gi

Appena venne in cognizione di ciò, eccitata da quell'astuta sua amica, che per una mezzana non v'era la migliore, s'intestò recarsi anch'essa a dispetto di mare e di vento, e più ancora del sessagenario marito, sulle traccie dell'amante, e così di fatto, all'insaputa della duchessa Caterina e del consorte, le sole persone che la mettevano in qualche trepidazione, in compagnia di quella sua amica e di quattro servi, si recò al lago d'Orta.

D'estate le pelliccie non si vendono.... E come, con quali cure, avrebbe egli espresso la sua efficace protezione, in quale ambiente avrebbe fatto vivere la fanciulla, degna veramente per la inquietante bellezza del nome di Gioconda? A grandi passi Folco si recò dalla bottega del pellicciaio al negozio del suo gioielliere.

Amico mio, disse la giovane con intonazione di lieve rimprovero; mi hai tenuta in ansia per tre quarti d'ora. Il signore la baciò in fronte, sorridendo, poi recò le due mani di lei alle labbra, e rispose: Una piccola panna al motore. Niente di grave, come vedi.... Dov'è Lillia? E abbassò il cappuccio, togliendosi rapidamente l'impermeabile, che consegnò al meccanico, il quale lo seguiva.

S'alzò così dell'increscioso letto, si recò discinto all'uno de' finestroni della sua camera, guardò fuori, vide un cielo pressochè tutto coperto da un denso vapore rosato, che vestiva di quella tinta tutta l'ampia prospettiva di Roma, che gli si dipingeva d'innanzi. Crollò la testa, stette ruminando molte cose. Gli risorsero in mente alquante parole del Morone.

Rispose l'abate di Cluny: Ci siamo intesi, monsignore. Io mi reco nella citt

Di notte... può darsi benissimo che si scambi l'una per l'altra. È una buona cosa anche questa. Va dunque, e a rivederci. Omobono prese la sua via, l'Elia Corvino salì al suo camerotto al quinto piano e si vestì la cappa signorile, ridiscese, e così a piedi come voleva la sua bassa fortuna, si recò al tentorio.