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Aggiornato: 27 maggio 2025


La reggia Di Massinissa, ove poc'anzi i lumi Al sonno abbandonai, Certo questa non è. COS. No: lungi assai È l'Affrica da noi. Sei nell'immenso Tempio del ciel. FOR. Non lo conosci a tante Che ti splendono intorno Lucidissime stelle? A quel che ascolti Insolito concento Delle mobili sfere? A quel che vedi Di lucido zaffiro Orbe maggior che le rapisce in giro?

«Dichiarano: «che la deviazione dal principio Repubblicano, come bandiera di redenzione futura Italiana, colpa grave in ogni parte del territorio Italiano, è infamia e vergogna in Roma: «che questa deviazione tradisce Roma, alla quale rapisce l'iniziativa morale, ch'è suo dovere e diritto nella Nazione; tradisce l'Italia che guardava a Roma come depositaria della tradizione repubblicana; tradisce l'Azione che non può escire se non da una bandiera di popolo: «che il fare retrocedere il Partito Nazionale sino alla politica senza nome del 1848, dopo che i fatti hanno dato a quella politica una nota incancellabile d'infamia colla cessione di Milano e col tradimento di Novara, è opera di manifesta ignoranza, o di mala fede: «che la bandiera repubblicana non rappresenta un interesse particolare in Italia, ma l'interesse, la missione, l'avvenire e l'unit

«Metilde mi rappresenta la grazia e la coltura, è la più bella bionda di Venezia, e la ragazza più intelligente e più colta che possa soddisfare il giusto orgoglio d’un marito. Essa mi inebbria come un vino spumante, i suoi occhi, la sua voce sono affascinanti, quando mi parla o si mette al pianoforte, mi rapisce in estasi, mi fa echeggiare nell’anima le più soavi melodie, io ho bisogno di tutta la forza della mia volont

«Tolleri l'onta del soldato austriaco che ti rapisce ogni anno 16 mila de' tuoi figliuoli più eletti, divine speranze del tuo avvenire, che ha bastonate a Venezia e a Milano pubblicamente le tue donne quasi ignude e che ti degrada al cospetto del mondo incivilito. Su via, rispondi. Ma che puoi rispondere? O levati di dosso l'ignominia della schiavitù, ovvero soffri e taci

Eccone un saggio: «Un capo degli Siù ha una bellissima figlia, la quale s'innamora un giorno del figlio del capo di una tribù nemica. «Una notte questo giovane rapisce la fanciulla, la porta in una caverna, si sposano.

Generalmente parlando pare che gli ebrei avessero la persuasione che le malattie e la morte altro non fossero che castighi mandati da Dio a colpire il peccatore. Adamo ed Eva peccano e tosto Dio li condanna alla morte; Faraone rapisce Sara e Abimelecco rapisce Rebecca, e Dio affligge di terribile malore l’uno e l’altro colle loro famiglie; Marianna sorella di Mosè non tosto mormora del fratello, viene colpita dalla lebbra; i figli d’Aronne sono colpiti da morte per avere brucciato intempestivamente l’incenso dinanzi a Dio; e i Filistei, i Betsaniti, Ozia re di Giuda, Oza, il re Gioram si fanno colpevoli verso Dio, e la mano di lui pesa immediatamente sul loro capo. Davide seduce Betsabea, e Dio colpisce di malattia letale il frutto dell’adulterio; lo stesso re commette un atto di superbia e Dio che gi

«Indecoroso perchè affrettato; perchè tende a trasmutare ciò che potrebbe esser prova d'affetto sentito e di maturato convincimento in dedizione di codardi impauriti; perchè la guerra pendente e la presenza d'un esercito che rappresenta una opinione rapisce alla decisione ogni dignit

111 Dio gli ripresse il temerario ardire, e mandò l'angel suo tra quelle frotte, che centomila ne fece morire, e condannò lui di perpetua notte. Alla sua mensa poi fece venire l'orrendo mostro da l'infernal grotte, che gli rapisce e contamina i cibi, lascia che ne gusti o ne delibi.

Si ridestano gli strumenti, si sparge la campestre armonia, la volubile follìa rapisce gli animi, e in breve vedi ove innanzi festeggiava la mensa, risplendere la danza, scopri d'ogni intorno in nuovo commovimento il colle, e ti pare che un delirio agiti quelle genti, cui volano le ore stando a diletto fra innocenti piaceri.

Perché? perché sonno affogati e annegati nel Sangue, dove truovano l'affocata mia caritá; la quale caritá è uno fuoco, che procede da me, che rapisce il cuore e la mente loro, acceptando el sacrificio de' loro desidèri. Unde si leva l'occhio de l'intellecto specolandosi nella mia Deitá, dove l'affetto si notrica e si unisce, tenendo dietro a l'intellecto.

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