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122 Poi ch'allargare il freno al dolor puote (che resta solo e senza altrui rispetto), giù dagli occhi rigando per le gote sparge un fiume di lacrime sul petto: sospira e geme, e va con spesse ruote di qua di l

E non si fan solo corridas di tori l'estate, lo spettacolo è sempre uguale. L'inverno, nel circo di Madrid, ogni domenica c'è rappresentazione; non sono quei tori belli e focosi dell'estate, non sono i grandi artisti che la Spagna ammira; son torelli di picciola mole e di piccolo animo, sono toreros non ancora provetti nell'arte; ma c'è spettacolo a ogni modo, e benchè non ci vada il Re, il fiore della cittadinanza, come alle corse d'estate, il circo è sempre pieno di gente. Si sparge poco sangue, non si uccidono che due tori, si chiude lo spettacolo con dei fuochi d'artifizio; è un divertimento, come dicono con disprezzo i torofili appassionati, da serve e da bambini. Ma v'è un episodio, negli spettacoli d'inverno, che diverte assai. Quando i toreros hanno ucciso i toros de muerte, l'arena rimane a disposizione dei dilettanti; da tutte le parti ci salta dentro gente; in un minuto v'è un centinaio di operai, di scolari, di monelli, chi con un mantello in mano, chi con uno scialle, chi con un cencio qualunque, affollati a destra e a sinistra del toril, pronti a ricevere il toro. La porta s'apre, un toro colle corna fasciate si slancia nell'arena, e comincia un parapiglia da non potersi descrivere; la folla lo circonda, lo insegue, lo tira di qua e di l

Era a veder, quale è cercando il lito Libico arcier d'aspro leone in caccia, Che se l'orrida belva alza ruggito Tra' cari armenti, il pastorel n'agghiaccia, Ed ei feroce, e ne i perigli ardito D'insolito vigor sparge la faccia, E sfavilla per gli occhi e corre al varco, E disposto al ferir contorce l'arco.

6 Grifon gagliardo duo ne piglia in quella che 'l ponte si levò per lor sciagura. Sparge de l'uno al campo le cervella; che lo percuote ad una cote dura: prende l'altro nel petto, e l'arrandella in mezzo alla citt

Lungo la notte fredda vegliano le bronchiti, le polmoniti, ed altre cose feroci che la Natura sparge e contro cui la sua povera mimma aveva le più limitate difese.

Sferza ogni petto infuriando, e fiede De' Turchi a dentro il cor, fiamma infernale Sparge e strider che le procelle eccede Gridando in suono a' fieri tuoni eguale: Un sol nemico, ognun di voi sel vede, Una spada soletta oggi v'assale, s'ardisce per voi, salvo fuggire? E d'innalzar più gli occhi avrete ardire?

E quali esempj le offre questa religione? Un Dio, che veste le miserie e il peccato altrui: viene tra i suoi, e n'è ripudiato; benefica, e non trova che ingrati; sparge il vero, ed è calunniato, e la calunnia trionfa; un amico lo vende, gli altri lo abbandonano; un popolo, fra cui trascorse beneficando, lo grida a morte, e morte decreta una politica atroce mentre lo confessa innocente. Quanto lui chi soffrì? Sei tu innocente? ma chi come lui? Patisci per la giustizia? ed egli era venuto in terra a portare la verit

Le si esagerano le cose sul suo conto; pure si sparge sangue. Il cardinale però si oppose. Volle libero il ducato da tanta piaga. È riuscito? Al cardinale riesce tutto quello che si prefigge fu la risposta del sacerdote, il quale era fiero del proprio arcivescovo, come sono sempre fieri i buoni di un superiore santo.

Stringendosi timidamente al padre, e abbassando gli umidi rai innanzi ai soldati curiosi e procaci, attendeva quella diserta il fine di quel giudizio, mentre le correano all'animo diversi pensieri formati or dal timore or dalla speranza. Ma ecco un suon di tamburi accenna che il consiglio è disciolto: un mormorio si sparge di bocca in bocca, un compianto scorre per tutto il campo e s'annunzia la condanna di Girani; è morte. Le sue difese erano riuscite vane: egli avea abbandonato il suo posto a fronte dell'inimico, le leggi e la necessit

Ah quanto è d'intelletto e senso privo Quel che in volubil donna pon sua cura Prima sparge de gli occhi un largo rivo Poi muta usanza, stil, modo e figura De gagliardo sencier, vien semivivo E ne la fin, diventa un'ombra obscura Perho il femineo sesso, fuga ognuno Che a pasto è tal, che esser vorr