United States or Morocco ? Vote for the TOP Country of the Week !


DECRETA: Art. 1. Una deputazione del Senato si recher

Quando poi il Governo firmò la indegna Convenzione di settembre, con la quale rinunziava a Roma, il Mazzini protestò contro quell'atto con diversi scritti: La Convenzione, La Convenzione e Torino, Ai giovani delle Romagne e delle Marche, Roma è dell'Italia, Ai miei fratelli delle Romagne, dal primo dei quali togliamo il brano seguente, profezia di ciò che avvenne tre anni dopo alla gloriosa e sventurata spedizione nell'Agro Romano: «La Convenzione, se il Governo mantiene i patti, decreta Roma abbandonata fra due anni a una lotta feroce senza pro: l'Italia legata ad assistervi immobile: Aspromonte in permanenza: decreta se il Governo non li mantiene il disonore della Nazione; la guerra della Francia per violazioni di trattati liberamente sanciti; l'incredulit

la voce tua sicura, balda e lieta suoni la volonta`, suoni 'l disio, a che la mia risposta e` gia` decreta!>>. Io mi volsi a Beatrice, e quella udio pria ch'io parlassi, e arrisemi un cenno che fece crescer l'ali al voler mio. Poi cominciai cosi`: <<L'affetto e 'l senno, come la prima equalita` v'apparse, d'un peso per ciascun di voi si fenno,

Il Triumvirato decreta: Gli stranieri, e segnatamente i Francesi dimoranti pacificamente in Roma, sono posti sotto la salvaguardia della nazione. Sar

II. Considerando che al cane ed all'uomo occorrono per sostentarsi degli identici alimenti; visto che ad alimentare ogni individuo canino si richiede la spesa di mezzo lusso al giorno; visto che negli Stati d'Europa esistono attualmente sessanta milioni di cani, il cui mantenimento esige una spesa quotidiana di trenta milioni all'incirca e un relativo consumo di commestibili, evidentemente detratti alla nutrizione della famiglia umana; il Governo decreta l'immediata e totale distruzione della razza canina, da effettuarsi e compirsi spontaneamente dai singoli cittadini, o altrimenti, con ogni mezzo coercitivo, dagli agenti di ordine pubblico.

Il Triumvirato decreta: Art. 1.º I Francesi, fatti prigionieri nella giornata del 30 aprile, sono liberi, e verranno inviati al campo francese. Art. 2.º Il popolo romano saluter

«Considerando che la grammatica è il più grande dei pregiudizî, la più stupida delle convenzioni stabilite dalla antica tirannide, ecc. ecc. «La Comune di Parigi decreta: «ARTICOLO UNICO.

E quali esempj le offre questa religione? Un Dio, che veste le miserie e il peccato altrui: viene tra i suoi, e n'è ripudiato; benefica, e non trova che ingrati; sparge il vero, ed è calunniato, e la calunnia trionfa; un amico lo vende, gli altri lo abbandonano; un popolo, fra cui trascorse beneficando, lo grida a morte, e morte decreta una politica atroce mentre lo confessa innocente. Quanto lui chi soffrì? Sei tu innocente? ma chi come lui? Patisci per la giustizia? ed egli era venuto in terra a portare la verit

Viva la repubblica! 3 giugno 1849. I vostri mariti, i vostri figli, i vostri fratelli combattono il nemico della patria alle mura: voi avete diritto all'amore e alla protezione del paese. Il nemico, che si ritrasse l'altro jeri atterrito davanti agli uomini vostri, ha minacciato oggi colle bombe le vostre case. Voi siete donne romane, non potete impaurirvi ad una minaccia impotente, perchè le nostre truppe terranno il nemico lontano; combatteranno, occorrendo, coi vostri cari alle barricate; ma Roma deve protezione alle vecchie madri, ai fanciulli dei suoi difensori. Il Triumvirato decreta in conseguenza: Che le famiglie popolane, le cui case fossero minacciate dalle bombe o dal cannone, durante l'assedio a cominciar da domani, e occorrendo anche prima, avranno alloggio per cura del governo in case, palazzi o conventi fuori d'ogni pericolo: Che i rappresentanti del popolo in ogni rione riceveranno le domande, ne verificheranno la giustizia, e rilasceranno una carta d'ammissione ai locali, la lista dei quali verr

la voce tua sicura, balda e lieta suoni la volonta`, suoni 'l disio, a che la mia risposta e` gia` decreta!>>. Io mi volsi a Beatrice, e quella udio pria ch'io parlassi, e arrisemi un cenno che fece crescer l'ali al voler mio. Poi cominciai cosi`: <<L'affetto e 'l senno, come la prima equalita` v'apparse, d'un peso per ciascun di voi si fenno,