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Aggiornato: 17 maggio 2025


Carlo Pigli, il Principe di Canino, il general Garibaldi e il Romeo. Parole dette dal prof. Carlo Pigli. Cittadini, io debbo, prima di tutto, ringraziarvi di questo atto solenne di affezione e di stima di che mi siete stati generosi eleggendomi, con tanta maggioranza di suffragi, a vostro Presidente.

Frattanto la leggenda napoleonica aveva raggiunto il fastigio. Gli stessi uomini dell'estrema sinistra deliravano per Napoleone, e Luigi Blanc esclamava: «l'imperatore sarebbe stato un semidio senza la sua famiglia!». Le donne irrequiete dei napoleonidi ordivano incessantemente nuove congiure: i principi di Canino, i discendenti ferocemente radicali di Luciano, entrarono nelle societ

II. Considerando che al cane ed all'uomo occorrono per sostentarsi degli identici alimenti; visto che ad alimentare ogni individuo canino si richiede la spesa di mezzo lusso al giorno; visto che negli Stati d'Europa esistono attualmente sessanta milioni di cani, il cui mantenimento esige una spesa quotidiana di trenta milioni all'incirca e un relativo consumo di commestibili, evidentemente detratti alla nutrizione della famiglia umana; il Governo decreta l'immediata e totale distruzione della razza canina, da effettuarsi e compirsi spontaneamente dai singoli cittadini, o altrimenti, con ogni mezzo coercitivo, dagli agenti di ordine pubblico.

In que' giorni era capitato a Firenze Carlo Luciano Bonaparte principe di Canino, che, dopo aver messo il maggiore scompiglio in Roma, veniva ad aumentarlo in Toscana; vi erano pure capitati i due Romeo, Gio. Andrea e Pietro Aristeo, i quali avevano diretto l'insurrezione delle Calabrie; e dietro loro e con loro gente d'ogni paese e condizione. La sera de' 5, per festeggiare Garibaldi, fu tenuta una straordinaria adunanza del Circolo del Popolo ; «uno fra i Circoli che in Firenze esercitavano la influenza maggiore e la piú notevole», e che «nato nella sala di una quieta e remota contrada della riva sinistra dell'Arno, divenne ben presto cosí numeroso, e di tanto concorso di uditori affollato, che v'ebbe la necessit

Masi, Filopanti, Agostini, Carlo Rusconi, Garibaldi parlarono in favore della repubblica. Vinciguerra esclamava essere tempo di finirla coi Papi, assentivano Gabussi e Savini. Bonaparte principe di Canino, dichiarava impossibile la conciliazione del papato con la libert

Si rivolse alla bimba con lo sguardo appassionato e supplichevole delle madri che tremano di vedersi smentite dai loro piccoli tiranni. Chi è questo?... Chi è venuto adesso? Pareva lo facesse apposta Bebè a far sfigurare la mamma. Aveva rivisto il canino pinch, non aveva occhi che per lui. Lasciala in pace ammonì Varedo. Ha tempo di dir pap

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