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Aggiornato: 18 giugno 2025


Due compagnie di zuavi pontifichaux formavano la guarnigione di Tivoli, e siccome a questa bordaglia piace l'Italia per i suoi vini, per le sue belle donne, particolarmente, a quell'ora ebbri per la maggior parte, erano anche quasi tutti presso le loro conquiste da trivio.

Il negro narrò di loro ciò che allora sapeva per averglielo detto il frate, cioè che esso aveva e con persuasioni e con stratagemmi allontanati i tre giovani del convegno e condotta la Esmeralda in luogo sacro e sicuro. Di più a quell'ora non sapeva il servo.

E il Fossano sicuro tanto di trovar la sua Valenzia in quell'ora seduta appresso il finestrone che dava sul lago come della propria esistenza, disse ad alta voce: «E così, attenni io bene la mia promessa, Valenzia

Avevo una fame da poeta; e proprio in quell'ora un ristorante si apriva. Avete niente di pronto? La busecca. Ah , la busecca! Mi stava in mente l'idea che la busecca fosse una sorta di manicaretto raro; un cibreo delicato, aristocratico, asciutto, finamente rosato, servito in un piattino, o tegamino di bel metallo.

Quell'ora dunque era vuota; nessuna novit

Mira intorno, o fanciulla: ombra ed albore, Raggio di sole e manto irto di neve, Vol di farfalla e profumo di fiore, Tutto passa così rapido e lieve; Tutto è breve quaggiù, fuor che il dolore, E l'istante d'amor forse è il più breve; Oh! la vita e l'amor, cara fanciulla, Il tutto è un'ora, oltre quell'ora è nulla.

I due uomini passeggiavano in lungo e in largo per la Piazza deserta a quell'ora; la Basilica aveva alla sommit

Dante Alighieri è forse meno morale di Gabriele d'Annunzio, idealizza l'adulterio incestuoso di Lanciotto e Francesca, ma non descrive: lascia che il lettore, lascia che colui che ha seguito quelle due terzine e visto e intuito da quelle terzine la piena dell'affetto che ha travolto in un istante quei due, lascia le delizie di quell'ora non descritte minutamente ma indovinate.

Orsú, me n'andrò ratto a Salerno per trovar Lampridio e gli darò la lettera, che per mancia non mi mancherá un banchetto da imperadore. LAMPRIDIO innamorato, PROTODIDASCALO suo precettore. LAMPRIDIO. Ecco pur veggio quell'ora, che per troppo desiderarla mai non parea che venisse. Quanto pensi, o Protodidascalo precettore, mi sia dolce Napoli?

Come ebbero preso congedo dai rappresentanti avversarii, il duca di Majoli e Vittorio Giussi scesero al caffè, in quell'ora popolatissimo. Si guardarono attorno, a lungo, attentamente; Andrea Ludovisi non c'era. Cerchiamo dalla parte della musica, disse il Giussi. Dopo pochi passi, sotto la viva riverberazione dei fanali elettrici, esclamò: Eccolo .

Parola Del Giorno

s'alceste

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