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Aggiornato: 31 maggio 2025


Non bastò che il tenore mandasse Clementina in broda di giuggiole col suo «A te, o cara, amor talora» dai lumi della ribalta; fu mestieri che, grazie all'esempio dato dalle più audaci regine dalla moda, il gentil Puritano andasse a ripetere i suoi prodigi un po' più da vicino, e proprio nel salotto della signora marchesa.

Poi, egli faceva sul piano dei prodigi, per ricordarsi, per inventare, se occorreva, per suonare tale aria, tale sinfonia, tal duetto cui Vitaliana preferiva. Se la sua mano, se il suo piede toccavano la veste stessa di sua cugina, Adriano allibiva, aveva i brividi. Egli smagriva, scoloriva. Non dormiva più la notte. Mangiava appena.

Roberto ascoltava, puntellandosi con un ginocchio sull'orlo di una poltrona e i gomiti appoggiati alla spalliera. Antonietta cantava. Egli non poteva contemplarla, udirla senza estasi e senza fremiti nei momenti in cui, nel silenzio della sua casa, essa cantava per lui solo, tranquilla, dimentica della folla, degli applausi volgari, e prodigava per lui solo i prodigi del suo ingegno.

Vi sono a' giorni nostri alcune grandi anime invase esclusivamente dalla contemplazione della rivoluzione francese. Lamartine, Quinet, Ponsard sono fra queste anime. Tale contemplazione ispirò al primo un'epopea, al secondo una storia, al terzo due tragedie. Non si contemplano senza frutto i prodigi.

"Ma per compiere questa trasformazione della carta idrografica dell'Alta Italia occorrono, voi mi direte, prodigi, secoli, milioni! No! Quanti tecnici...." A questo punto fu il piccolo Calca e i suoi amici, che imposero altezzosamente il silenzio: pareva che i "tecnici" fossero loro.

No... Eccellenza... no rispondeva l'abate non è possibile!... E' una leggenda, una leggenda infame... come quella che raccontano sul sublime violinista, sul mio amico Paganini... L'ingegno della ragazza ha del prodigioso... la sua voce è un miracolo musicale. La folla crede difficilmente ai prodigi, ma quando ci crede, quando si è formato un idolo, dopo le prime pazze adorazioni cerca il punto debole, la fragilit

Finalmente, in agosto del 526, Teoderico fulminò un decreto per dar le chiese de' cattolici agli ariani; ma morí prima del fissato all'eseguimento, tra' rimorsi e i prodigi, disse il volgo, tra le esecrazioni di esso certamente; e troppo tardi raccomandando a' grandi goti e romani, raccolti intorno al letto suo, quella concordia, che è cosí difficile sempre tra conquistatori e conquistati, ch'egli giovane e forte avea saputa mantenere, ma che invecchiato avea lasciato allentarsi giá, e stava ora per isciogliersi del tutto in mano di una donna, un fanciullo ed un letterato.

Se in cambio di trovarla a Roma dugent'anni addietro, vale a dire in terra di pagani e in un tempo assai più pagano del nostro, l'avessero scoperta dieci anni fa, sul territorio di Lourdes, si sarebbe gridato al miracolo, e la portentosa immagine di Nostra Signora, innalzata sugli altari, farebbe prodigi a bizeffe, coi ciechi, con gli storpi, e magari anche con le donne sterili.

Avvenivano talvolta meravigliosi intrecciamenti su la vetta dei cumuli. Talvolta coppie di combattenti si distaccavano dalla falange e venivano a tenzone singolare, operando prodigi di ferocia. Larghe chiazze sanguigne si dilatavano in torno, dissipate poi dai colpi delle pinne e delle code; e il numero delli uccisi, crescendo rapidamente, avanzava quello dei superstiti.

Parola Del Giorno

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