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Mentre scrivo luglio 1894 sette mesi sono trascorsi dal giorno della proclamazione dello Stato di assedio, l'ordine non è stato menomamente turbato e le prigioni d'Italia rigurgitano ancora di prigionieri siciliani, e a Favignana, Pantelleria, Lampedusa, Ponza, Ustica, Lipari, Tremiti, Porto Ercole, ecc., si contano a centinaia i cittadini condannati a domicilio coatto senza alcun processo e spessissimo senza che mai per lo passato abbiano avuto da fare colla giustizia e colla polizia.

⁸³ Amm. Marcell., I, 208, 10 sg. Di questi avvenimenti interessanti noi abbiamo il racconto, scritto da Giuliano stesso. Nel manifesto, da lui mandato al Senato ed al popolo d’Atene, nel momento in cui, rotto ogni indugio, egli moveva contro Costanzo, il nuovo imperatore narra come sia avvenuta la sua proclamazione. Quel racconto, che ci fa rivivere nella realt

Il manifesto precedette la proclamazione dello Stato di assedio e lo sappiamo dalle spie del governo, che ci dissero dell'animata discussione tra De Felice, che voleva favorire il movimento e gli altri membri del Comitato, che volevano e riuscirono a fare accettare al primo il consiglio della calma; il manifesto non potè essere imposto dal timore dell'arrivo delle forze militari, perchè queste non furono in Sicilia che verso la met

Essa li trovò legittimi, legali, anche quando evidentemente esorbitavano proclamando la propria competenza pei reati commessi prima della proclamazione dello Stato di assedio!

Di qui la condanna dell'americanismo, pel suo ritorno alle virtù attive, della critica biblica che vuol essere seriamente e solamente critica, della democrazia cristiana, proclamazione di autonomia politica e sociale, del modernismo in genere, rinnovazione interiore e rinascita dei valori cristiani all'infuori del precetto e della guida dell'autorit

Un'ultima testimonianza: Il 4 gennaio 1894 contemporaneamente alla proclamazione dello stato di assedio, e quasi a severa condanna dell'insana misura, vi fu chi disse in Palermo sotto gli occhi del Generale Morra di Lavriano e della Mont

«Romani! Era necessario dare una risposta di sangue alla proclamazione dello stato d'assedio, e voi l'avete data; era necessario porre tra voi ed il Papa una barriera di cadaveri, ed uno solo dei massacrati di Trastevere basterebbe a provare al mondo che non è più possibile una conciliazione fra Roma e i suoi tiranni. Se ciò non basta, se l'Italia non si affretta ed esita, se la vittoria non deve arriderci ancora, non sar

Saulle fu il primo a dare l’esempio di truppe stanziali. Dopo la sua proclamazione a re d’Israele sul Ghilgál scelse tremila uomini: duemila li tenne sotto i suoi ordini immediati, e pose gli altri mille sotto gli ordini di Gionata suo primo figlio. I Filistei gi

Il fatto più esorbitante dello Stato di assedio proclamato in Sicilia è nella constituzione dei Tribunali di Guerra ai quali non solo furono sottoposti i civili, ma, con una violazione aperta del diritto lo furono anche per quei reati commessi avanti la stessa proclamazione dello Stato d'assedio. Onde si può dire che quei tribunali servirono come efficacissimo strumento di reazione.

Vicerè il Marchese Caracciolo, un real dispaccio del 15 febbraio 1783 aboliva l’intervento senatorio alla solenne proclamazione della Bolla; ma un dispaccio posteriore lo ripristinava. ¹²⁶ Provviste del Senato, a. 1783-84. p. 429.