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Il fatto più esorbitante dello Stato di assedio proclamato in Sicilia è nella constituzione dei Tribunali di Guerra ai quali non solo furono sottoposti i civili, ma, con una violazione aperta del diritto lo furono anche per quei reati commessi avanti la stessa proclamazione dello Stato d'assedio. Onde si può dire che quei tribunali servirono come efficacissimo strumento di reazione.

Data questa genesi dei moti che dettero luogo ai reati che si dovevano punire, nella istruzione dei processi, se volevansi evitare iniquit

Essa li trovò legittimi, legali, anche quando evidentemente esorbitavano proclamando la propria competenza pei reati commessi prima della proclamazione dello Stato di assedio!

In causa dei quali reati io veniva considerato come decaduto dal trono di Potikoros, e condannato alla pena della morte per sospensione. Fui invitato ad esporre le mie difese.

Invero l'indole dei reati attribuiti dalle autorit

Le condizioni politiche di Genova, nel 1849, erano talmente gravi ed eccezionali che non si può in nessun modo paragonarle a queste di Sicilia del 1894, eppure all'articolo 9 della regia ordinanza che le impose lo Stato d'assedio era detto: «Continueranno i giudici, i tribunali e i magistrati ad esercitare la loro giurisdizione a seconda delle leggi vigenti, salvo nei reati contro la sicurezza dello Stato ed in quelli per il porto e la ritenzione d'armi, i quali potranno essere giudicati da un Consiglio di guerra, che applicher

«In Sicilia i segni precursori di qualche esplosione di carattere sociale non sono rari. Vi sono scioperi di contadini e di zolfatari; vi sono sommosse, vi sono lamenti generali e proteste contro uno stato di cose, che si giudica intollerabile; vi sono reati caratteristici e simili a quelli agrarî d'Irlanda; vi è, infine, un sordo rumore, che si leva, da per tutto rinforzato dalla voce irata o lamentevole dei fanciulli e delle donne, che fa mestamente pensare quanti hanno orecchie per sentirlo e cuore per comprenderlo. E in verit

I miei compagni di viaggio erano quasi tutti condannati per reati comuni. Nelle celle del vagone mi parevano tante bestie. Parecchi di loro erano usciti dal reclusorio di Finalborgo ed erano sulla strada dei penitenziarii sparsi per l'Italia meridionale.

E il capo dei giurati seguitava a leggere, con voce nasale, i verdetti del resto dei reati. Chi vuol vederlo, vada a S. Giovanni: egli vive ancora: grasso, ben pasciuto, più rispettato che mai, più in odor di santo che mai, e dice messa. Ora s'è fatto un poco vecchio, ecco, e di tanto in tanto soffre di gotta. Non par vero come certuni riescono a gettar sempre la polvere negli occhi alla gente!

I Tribunali militari non potevano conoscere dei reati commessi dai civili, perchè gli articoli 70 e 71 dello Statuto octroyè da Carlo Alberto, esplicitamente stabiliscono: «Non si può derogare alla organizzazione giudiziaria se non in forza di una legge. Niuno può essere distolto dai suoi giudici naturali. Non potranno perciò essere creati tribunali o commissioni straordinarie