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Aggiornato: 4 giugno 2025


Di Federico, continuava ella, non posso dolermi molto, non ha mai saputo quale amicizia mi legasse a suo padre; ignora che io possiedo i suoi segreti.... È naturale che egli, cavaliere brillante, ricercato, non abbia potuto occuparsi di me: suscettibile, come tutti i militari valorosi, è giusto che il disonore di una sorella lo abbia offeso al punto, da rendergli impossibile il parlarne.... soprattutto con chi l'aveva in custodia... Ma non dispero disingannarlo.... Se sapesse la verit

Tranquillizzati, amico; penetro nel desiderio che mi nascondi e lo trovo concorde al mio. Nessuno è degno più di te di fiducia. Ti ho insegnato tutte le scienze che possiedo. Sei giunto alla maturit

Gabriella provò un'emozione terribile, ma concentrò ogni sua forza nell'udito; ed era necessario, chè esse parlavano a voce bassissima. Sentite, principessa, diceva Camilla, io possiedo una fiala, che mi fu data da una donna boema; poche gocce del suo contenuto bastano ad uccidere appena fiutate. Donna Maria, benchè un po' spaventata, non esitò. Ebbene, disse, ci varremo di tal fiala.

Contemporaneamente vide sopra di Omar che gli puntava una pistola sulla fronte. Se tu ti muovi, gli disse il negro, ti faccio saltare le cervella e poi divorare dai coccodrilli. Il barcaiuolo ebbe paura di quella minaccia e non ardì fare il menomo tentativo per rialzarsi o per reagire. Lasciami la vita, balbettò egli. Ti tutto quello che possiedo. Non credere che sia un Abù Ròf, disse Omar.

"Chi sei?" chiede il carnefice, Ella cade ai ginocchi Di mastro Spaghi e dice piangendo e alzando gli occhi: "Tutto quest'oro è tuo; questo è quanto possiedo... Guarda!" L'altro rispose balbettando: "Lo vedo!" Ma sulla giovinetta il suo sguardo cadea, E la sua mano secca a un altr'oro correa!

Poche parole senza un'allusione a la disgrazia; si felicitava con la figlia, che, se non altro, non aveva bisogno di nessuno. La felicitazione mal celava una punta d'invidia, quasi un rimprovero. «Se io morissi pensava qualche volta la fanciulla il poco che possiedo passerebbe a pap

M'inchinai in silenzio, e non vidi neppure se mi rendesse il saluto. Topler seniore lo accompagnò ad una poltrona, e gli disse dolcemente di sedere. Quando sedette lo vidi. Notai allora per la prima volta la sua singolare rassomiglianza, non col frate di Norimberga, ma con un altro frate afflitto di certa antica incisione satirica che io possiedo.

È tutto un mondo nuovo che mi si schiude davanti quando ho fumato; sotto l'influenza del narcotico possiedo tutto quello che un uomo può desiderare; e quando mi sveglio, mi sento così fiacco, la vita reale mi sembra tanto meschina e noiosa, che non vedo il momento d'immergermi nuovamente nel letargo.

Così narra la tradizione, che i figli di Francesco Cènci, Cristofano e Rocco, rimanessero spenti a Salamanca; ma a vero dire qui la tradizione va errata. A Salamanca furono mandati a studio, donde tornarono poveri, e male in arnese, avendoli il padre fatti rimanere privi di ogni provvisione. I Manoscritti ch'io possiedo insegnano, che Rocco rimase ucciso da un Norcino: altrove leggo Orsino, e Cristofano da un Paolo Corso. È notabile, e vuolsi ritenere per sicuro, quanto leggiamo nel Giornale dell'Arciconfraternita di San Giovanni decollato in Roma, libr. 16. car. 66. «I signori «Jacomo, e Bernardo dissero, che avendo inteso, che nella querela, o processo di homicidio commesso gi

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