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Talvolta anzi è così povero di poesia, che è costretto a comprarla o a prenderla in prestito. Fra gli altri ho conosciuto un poetico giovanotto, di cui ebbi occasione di leggere le lettere, che scriveva alla fidanzata. Erano letteralmente copiate dal Foscolo e dal Goethe. Meno male che la sposa non aveva mai letto Jacopo Ortis il Werther.

ALFREDO Se io non temessi che la signora, mi avesse a qualificare per indiscreto, vorrei pregarla a lasciarmi sedere vicino a lei, su quel rozzo, ma poetico sedile, onde, discorrendo, con persona graziosa, e certamente colta, portare uno svago a' miei mali!... SIGNORA Fate come vi piace! Non v'ha titolo ad offendersene.

Il conte di Nubo credè avere alla fine trovato il suo desideratum nella persona di Alberto Dehal, il banchiere svedese. Egli analizzò la fortuna del giovane alla lente d'ingrandimento, per suo proprio conto. In seguito, scoprì che Alberto, oltre i milioni, possedeva uno spirito meditativo, poetico, un po' vaneggiatore, ma colto e fino, un aspetto distintissimo, ed amava Regina alla follia.

Una voce alle sue spalle le aveva detto: Paola, tu ami Fulvio. Ella rispose al marito: . E le due disperazioni si guardarono in faccia. L'uomo di cui leggete il nome nome poetico e predestinato qui sopra, era uno scrittore di novelle e di romanzi. Aveva trent'anni, era basso, robusto, tarchiato, la fronte breve, gli occhi neri e lividi, le guancie rosse, le labbra grosse e sensuali.

Ad ogni modo, dovendo noi per amore di brevitá tacere qui molti nomi di scrittori italiani, credemmo di dover fare questa breve menzione separata del Cesarotti, onde apparisca che, quantunque non troppo fautori del suo ingegno poetico, noi riconosciamo in lui, comparativamente a' tempi, un ingegno filosofico non comune.

Non riporto ordinatamente il testo, bensí il complesso delle idee suggerite dalla lettura di esso, usando quanto piú posso delle parole stesse dell'autore. Imitatrice della provenzale era sorta nella prima metá del secolo duodecimo la poesia siciliana, e dalla corte di Napoli moderava il gusto poetico degli italiani. La lingua latina s'era giá separata affatto dalla volgare.

E questo pensiero di Edgardo Poe: «.... lo spirito poetico codesta facolt

L'ascetismo poetico, non solo durava vivo in quell'idillio sentimentale, ma cresceva sempre d'intensit

Non molto intelligente: ma gli aleggiava sul volto qualche cosa che era sorriso, riflesso, luce, un non so che di buono e di poetico. , anche poetico: in quell'ercole moderno vi era la calma e straordinaria, poesia della forza e della bellezza fisica.

Siamo però giusti verso i Romani; essi non poterono mai cantare e celebrare le loro ruine, perchè non fu mai loro permesso di rimpiangerle e di giudicare il presente dagli avanzi del passato. Essi, insomma, non poterono utilizzare il loro abito poetico.