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Mai non vorrei raccontar per disteso la sua storia dolorosa e forse non lo potrei neppure. Molte cose non intesi, ed ella soffriva tanto nel dirle che non osavo pregarla di ripeterle. Io stesso soffrivo e preferivo cento volte non intender tutto. Fino ai diciannove anni ell'aveva pensato che la sua imperfezione le togliesse di esser amata.

Scusi, sa; gli disse la megèra, abbassando la voce con aria di mistero, quando fu giunta sul pianerottolo dov'egli era rimasto inchiodato; vorrei pregarla di un'imbasciata pel signor Filippo. La camera che gli piace tanto, un giorno o l'altro sar

Sulla soglia dell'albergo trovò l'ostessa, che appena la vide, le andò incontro col più schietto de' suoi sorrisi, e le disse: Veda, signora Clarice. Io ho chiuso l'appartamento del conte Vagli. Queste sono le chiavi, e vorrei pregarla di tenerle lei. Clarice le prese, le mise in tasca, e rispose: La ringrazio; penserò io a tutto. La ringrazio molto.

«Le sarò grato diceva don Marco le sarò grato d'essersi persuaso; d'avere smessa l'idea d'esorcizzare quella povera giovane, perchè sarebbe morta di vergogna.... Ma ora ho un'altra cosa, per cui sarei venuto domani mattina a pregarla: e giacchè siamo qui..., mi dica.... a quella lettera d'oggi risponder

Quella notte essa non dormì che qualche ora e il sonno fu per lei più agitato e più tormentoso che la veglia. Sentiva che al mattino avrebbe dovuto correr dalla mamma, confessarle l'amor suo per Enrico e pregarla a voler rispondere collo stesso monosillabo di rifiuto al Marchese e all'Ingegnere. Ma non ne aveva il coraggio.

Non seppi rispondere. Dovevo rispondere che rimanevo? pregarla di lasciarmi rimanere? ripeterle le parole tènere proferite su la poltrona, nella nostra stanza, a Villalilla? Ma, rimanendo, in che modo avrei passata la notte? L

Quando Andrea la fece chiamare, per pregarla di condurgli ancora una volta il bambino prima che morisse, Suor Maria rimase un pezzo immobile a guardare il moribondo, come combattuta fra due pensieri; poi si avviò lentamente senza rispondere.

La conversazione venne interrotta dall'arrivo del padre di Sandrino, il quale avendo ricevuto un telegramma dal fratello che ne annunziava per l'indomani l'arrivo, era corso subito dalla signora Matilde per pregarla di volersi recare con sua figlia a tener compagnia al ministro. Ringraziandolo di tale onore, essa rifiutò dapprima recisamente l'invito, ma quando venne assicurata che questo era un desiderio dello stesso ministro, il quale nelle sue lettere chiedeva sempre di lei, non seppe lungamente resistere al desiderio di rivederlo, e diede una cortese adesione. Quantunque avesse oltrepassato i quarant'anni, era ancora una bella donna, e poteva piacere a chiunque, e tanto maggiormente al ministro, il quale, trovandola libera, poteva forse risolversi a terminare lodevolmente un romanzo incominciato a vent'anni, sospeso come l'appendice d'un giornale, per motivo della politica, mentre probabilmente dopo l'ultima riga il desiderio aveva scritto la solita frase: sar

Erravano sparse le sue pecore nel bosco, lorda dal limo e dagli sterpi l'intonsa lana, e invano coll'umile belato pareano pregarla perchè ne prendesse maggior pensiero: erano derelitti i suoi colombi, muta la sua casa, e tutto a lei d'intorno sembrava vestirsi del suo squallore.

Ed io non abbandonerò più quell'uomo; ripigliò la marchesa, alzando la voce, come per trattenere lo spirito vagabondo della regina. Anzi, mi ascolti Vostra Altezza, io dovrò pregarla ben presto di darmi licenza. Alla mia regina ho portato l'omaggio di un cuore devoto; ma ella non avr