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Aggiornato: 13 ottobre 2025
«O anima», diss’ io, «che par sì vaga di parlar meco, fa sì ch’io t’intenda, e te e me col tuo parlare appaga». «Femmina è nata, e non porta ancor benda», cominciò el, «che ti far
Ben che assai sufficientemente per la forma della toa aperta commission tu habi intexa l'intention nostra et desiderio che lo illustrissimo signor Uxon proseguisca la guerra, et recercando lo inimico astuto et malitioxo la pace, quella refuti come cossa al stato suo per le raxon allegate pernitioxa, et anche qual via nel proseguir la guerra sia più in proposito de le cosse nostre, videlicet in la Natolia dominio et viscere de lo inimico, ampuò (tuttavia) per questi nostri secreti comandamenti ne ha parso parlar intorno a l'una e l'altra de le predecte do cosse più particolare e destinctamente; nè de questo qui te diremo, volemo che tu comunici cum li ambassadori che sono in to compagnia, nè cum algun de loro. Per quanto aspecta a la pace nui non volemo che cum questo perfido et insaciabil inimico se possi aver pace alcuna che possi esser nè segura, nè durativa senza queste condition che lui cedesse in tutto e per tutto la Natolia a questo illustrissimo signor, e tuto quello lui possiede de l
Montoni le raggiunse di lì a poco, e balbettò qualche parola sul dispiacere d'essere stato tanto tempo occupato altrove. La zia ricevè questa scusa coll'aria dispettosa d'una bambina, ed affettò di parlar soltanto a Cavignì, il quale, guardando Montoni ironicamente, parea volergli dire: «Io non abuserò del mio trionfo, e sosterrò la mia gloria con tutta umilt
Ma chi è colui che truculento e instabile Or da l'un fianco ed or da l'altro volgesi, E scuote il capo ed agita la zazzera, E in cambio di parlar gestisce ed ulula? Demagogo e poeta ei tempra il filo De la republicana ira a la cote De l'appetito, e il giambo archilochèo Spilla al vinifluo doglio, unico olimpo, Da cui la sua spennata aquila avventa I fulmini de l'estro.
Io non ho mai inteso di parlar di guerra; mi è troppo cara la pace. Vi dirò dunque che di tutto si potrebbe venire a capo senza rompere un sol momento il sonno de' popoli, basta che taluno sappia convenientemente spostare una sola pedina, e mettere sotto un piede, finchè dura l'urgenza quel benedetto diritto delle genti.
Di suoi compagni il duca d'Inghilterra diede a Grifon non falsa conoscenza: de l'arme ch'attaccate avean la guerra, disse che non n'avea troppa scienza; ma perché con Marfisa era venuto, dar le volea con Sansonetto aiuto. 124 Quivi con Grifon stando il paladino, viene Aquilante, e lo conosce tosto che parlar col fratel l'ode vicino, e il voler cangia, ch'era mal disposto.
Avevo fatto un mezzo miglio, quando vidi venire verso di me un uomo a cavallo a una cavalla baia. Quello lì, dissi, mi pare Nino D'Amico.... Se è lui, ha da esser devoto a qualche santo. Mi avanzo: era lui. Salutiamo. Oh, co....co....compa....pare Giorgi! Dove si va, compare Nino? Scendo alla masseria per parlar con Ntoni il capraro. Ringraziate Dio d'avermi incontrato, gli dissi io allora.
Volendo finir presto di parlar di costui, licenzierommi a romper l'ordine cronologico per riferire quanto gli accadde molt'anni di poi. Reduce in Francia, passeggiava un giorno il Marchal sotto i portici del Palazzo Reale, quando l'aspetto d'un uomo che camminava pochi passi stante, ridestò in lui repentinamente angosciose memorie.
Passo l'estate a Lecco, amo anch'io la campagna, ricevo molte visite... Ricevi molte visite?... Molte... sono seccato a tutte le ore; bisogna chiacchierar sempre, parlar di cento sciocchezze, tagliar i panni al prossimo... e leggere nei giornali altre chiacchiere, altre sciocchezze, altra maldicenza!
E dimmi.... ripigliò Gino. La cosa non dispiace a te? No, davvero. Sei un uomo leale e la mia mano stringe volentieri la tua. Conte Gino Malatesti.... Non parlar, di contea, te ne prego! interruppe Gino, turbato. Vorrei che i re della montagna non isgradissero la mia alleanza.
Parola Del Giorno
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