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Qualche senatore gottoso che si faceva recitare gl'Inni Sacri, o l'Addio ai monti del Manzoni: qualche vecchio professore della scuola romantica, qualche pivellino che si raspava la pelle per farsi crescere i baffi, e finalmente qualche ufficiale superiore colla pancia e cogli occhiali, erano i soli adoratori, e i ballerini delle ragazze.

abito di lana color tabacco di Spagna, tutto a smerli, guarniti di gallone nero, lustro, con guardinfante; pellegrina di panno viola sulle spalle; parrucca grigiastra; occhiali a staffa; mezzi guanti, e un fiasco capace, tutto pancia, dal collo a fungo, strettissimo: vi si legge in mezzo, a grossi caratteri neri: «Acitu». LA Z

22 Mena la spada, e più ferir non mira lei, che 'l destrier, nel petto e ne la pancia: ma Bradamante al suo la briglia gira, e quel da parte subito si lancia; e tutto a un tempo con isdegno ed ira la figliuola d'Amon spinge la lancia, e con quella Marfisa tocca a pena, che la fa riversar sopra l'arena. 23 A pena ella fu in terra, che rizzosse, cercando far con la spada mal'opra.

Tempo vegg’ io, non molto dopo ancoi, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e e ’ suoi. Sanz’ arme n’esce e solo con la lancia con la qual giostrò Giuda, e quella ponta , ch’a Fiorenza fa scoppiar la pancia. Quindi non terra, ma peccato e onta guadagner

Carlo venne in Italia e, per ammenda, vittima fe' di Curradino; e poi ripinse al ciel Tommaso, per ammenda. Tempo vegg'io, non molto dopo ancoi, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e se' e suoi. Sanz'arme n'esce e solo con la lancia con la qual giostro` Giuda, e quella ponta si` ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.

Non si dimentichi delle tre giornate di gozzoviglia carceraria. Sono tre giornate che si segnano lungo l'anno colla matita rossa. Alcuni si preparano la pancia come se dovessero andare a un banchetto. A Natale, a Pasqua e nel giorno dello Statuto ci si serve un pranzetto che ci fa venire l'acquolina.

L'occhio alla musica, la sinistra alle chiavi o alle corde, la destra alla pancia dello strumento, ecco comincia il rinforzato; le scale si fan sempre più lunghe, più buie, più cromatiche e obbligano Napoleone Barbetta a scendere in cantina a prendere una nota grossa e pesante per riportarla su su, assottigliandola, fino alle chiavi.

BALIA. Mastica, son tua schiava. MASTICA. E io tua chiave. TRASILOGO capitano, SQUADRA suo servo, MASTICA. TRASILOGO. Olá, o di casa! Pestamuso, Franginaso, Pelabarba, Rompicollo, Spezzacatene, Cacciadiavoli! O che dormono intorno al foco o stanno distesi in stalla a grattarsi la pancia. Non posso vedermi intorno questa razza di poltroni infingardi. SQUADRA. Che comandate, signor capitano?

Carlo venne in Italia e, per ammenda, vittima fe' di Curradino; e poi ripinse al ciel Tommaso, per ammenda. Tempo vegg'io, non molto dopo ancoi, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e se' e suoi. Sanz'arme n'esce e solo con la lancia con la qual giostro` Giuda, e quella ponta si` ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.

Ma io avrei più caro che voi mi deste la corona di agli che vi circonda il capo, e quel mazzo di porri, che mi andrei a friggere col lardo. Indietro, indietro che arrivano i legati del Papa dei Becchi. Fate largo alla riverente pancia del canonico Ifiglo. Ed in fatto di pancia, il canonico, a grande edificazione dei suoi confratelli, ne acconcia sempre una somigliante alle sue penitenti.