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Aggiornato: 23 luglio 2025


«Obbligato a rinunciare alla sua professione, inetto a tutto, oppresso dalla miseria, languì, quasi senza soccorso alcuno, per qualche mese: povero disgraziato! tanto più da compiangere, in quanto che, un resto di memoria (che non tardò però a svanire) era ancor l

Così Pierino l'aveva spuntata; non sarebbe più tornato in Seminario!... Ma pure, quando venne il momento di partire, si allontanò da Crodarossa col cuore oppresso e assai più triste di quanto non lo fosse la prima volta, allorchè era partito saltando, arrampicandosi sull'imperiale, accanto al conduttore della diligenza.

Era appunto quanto aveva bisogno quel povero cuore crucciato ed oppresso dal suo cruccio segreto. Un amico a cui confidarlo. Rispose senza scoprirsi il volto, perchè si vergognava: Piango perchè il mio amante mi ha abbandonata. Il vecchio signore fece un balzo sul sedile, ed esclamò meravigliato: Il suo amante? Lei aveva un amante? Ma quanti anni ha?

Vedovo da molti anni si vide costretto d'immischiare alla grave, faticosa missione del medico l'altra non meno difficile di governare la casa; quel cómpito femminile parve superiore alle sue forze di uomo e ne fu oppresso, atterrito al punto che per un istante carezzò un'altra idea, quella di riprendere moglie.

E una mirabile mutazione avvenne nel mio interno, poichè le tristi cose, che fino a quel minuto mi avevano oppresso, ora precipitavano al fondo, si oscuravano, si dileguavano, cedevano il luogo al sentimento salutare che il solo aspetto di lei e di mio fratello bastava a suscitarmi.

Un profondo silenzio regnava in quella stanza, piena di tenebre; si udivano i due respiri, quello di Chérie calmo, eguale, lieve come quello di un fanciullo, quello di Paolo Herz più forte, un po' affannoso, talvolta. Ti do noia, così ella chiese dopo qualche tempo, sembrandole che Paolo avesse il petto oppresso. No, cara. Mi vuoi bene? , cara. Ripeti: Chérie, io ti adoro. Chérie, io ti adoro.

109 Non ebbe così tosto il capo basso, che chiuse gli occhi, e fu dal sonno oppresso così profundamente, che mai tasso ghiro mai s'addormentò quanto esso. Martano in tanto ed Orrigille a spasso entraro in un giardin ch'era appresso; ed un inganno ordir, che fu il più strano che mai cadesse in sentimento umano.

Davvero che quegl'istanti eran così crudi, così desolati, così orrendi per lui, che, a non rimanerne oppresso e vinto gli bisognava un fatto, una occasione, una cosa qualunque che, in qualche modo, ne cangiasse il tenore.

Raimondo tacque, e lasciò cadere la testa fra le mani, come oppresso dalla folla di memorie che aveva risuscitato più vive col suo racconto. Io lo aveva ascoltato con tristezza; aveva seguito avidamente il suo dire, ora amaro, ora dolcemente passionato; era penetrato in lui, avevo vissuto della sua vita e patito dei suoi dolori.

Allora egli tremò, abbagliato dalla nuova bellezza diffusa nel viso di Rosanna, dalla luce sfolgorante nel suo sguardo, oppresso e come impaurito dall'ebbrezza prodotta dalle parole di lei, dal ritrovare in lei finalmente, dopo i lunghi dubbî e gli sconforti e le disperazioni, la donna amante che gli si era concessa dopo una lunga resistenza, ma senza falsi pudori, senza ipocrisie, senza calcoli, per impeto di simpatia, per forza di desiderio, per slancio di passione; allora, col cuore stretto dalla vergogna per i sospetti concepiti un momento prima, con l'anima chiusa dal dolore nel veder dileguarsi per volere di lei l'insperata possibilit

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