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Aggiornato: 22 luglio 2025
La zia Matilde trovò Ezio che aspettava nell'atrio e gli disse: Dunque siamo intesi. Quel che è morto è morto. Diavolo, zietta! e speriamo che nasca qualche cosa di bene. Uscirono insieme sul piazzaletto, mentre Massimo e Cresti scendevano adagio adagio per il sentiero ombreggiato. Al veder la figura di una donna, Massimo s'arrestò un momentino e, sforzando il fiato, chiese sottovoce: Chi è?
Dopo un'ora di navigazione, presero terra e salirono per uno stretto sentiero sparso di fiorite zolle. A poca distanza, e sulla punta di un'eminenza, si vedova il casino ombreggiato dagli alberi. Benchè preparato in tutta fretta, esso era bastantemente decente. Mentre la compagnia prendeva i rinfreschi e mangiava le frutta, i musicanti interrompevano la quiete deliziosa di quel luogo isolato. Il casino giunse perfino ad interessar la contessa, la quale, forse pel piacere di parlare di cose appartenenti al lusso, si diffuse a lungo sulla necessit
Per tutta la via s'incontra in contadinelle che, canticchiando sommessamente, levano la bruna testa di mezzo all'immenso biondeggiare delle spighe mature... ecco l'ultima salita, ecco il colle, ecco Inverigo coi suoi viali di cipressi, colle sue casette bianche, col suo campanile scintillante al sole, ecco il tranquillo sentieruolo ombreggiato d'acacie, l'ultimo...
Una scaletta esterna mascherata sotto le rose ci condusse nel giardino ampio e riccamente ombreggiato. Dovete dimenticare disse mio cugino il viale così ben tenuto della vostra villa per trovare qualche vaghezza in questa boscaglia. Non ero di tale opinione.
Il giorno 22 scendemmo con sole caldissimo, il bellissimo vallone della Barra ombreggiato di boscaglie di faggi e dominato da roccie assai pittoresche, che talvolta sembrano quasi sospese sopra la testa di chi passa. Poi rimontammo la valle, affatto priva di boschi, sino al gias Monighet inferiore. Ivi il sig. ing.
La signorina del Castelletto prese sopra di sè l'incarico degli addobbi, delle tende alle finestre, dei quadri e della Madonna a capo del letto, che volle appendere essa stessa. Tutto l'appartamento degli sposi consisteva in quattro stanze, due al pian di sopra, due a terreno, che servivano anche di scuola ai bambini dell'asilo con un piccolo chioso verso la riva ombreggiato da quattro piante di fico; ma come non è mai disgrazia quando il frumento trabocca dallo staio, così non è male che la felicit
La Sfinge regale. Ferdinando d'Aragona non era stato in sua gioventù nè bello nè brutto. Di carnagione più giallo che bianco; larghe le guance ed angusta la fronte; lungo il naso e breve lo spazio tra il naso e il labbro superiore; ombreggiato questo da due baffettini tagliati corti sulla tumida bocca; tondo il mento e piuttosto prominente; gli occhi grossi e sgusciati, donde aveva un'aria un po' sciocca; queste le note principali del viso, e non tali da offrirvi una immagine di Apollo. Ma la gioventù, quando c'era, attenuava i difetti; una folta capigliatura nera, scendente fin quasi all'arco delle sopracciglia, ne scusava la poca eleganza; e il giovanotto, finalmente, era re. Gli anni, poi, avevano mutato l'aspetto di quel re, non in tutto a suo benefizio, per quanta gravit
Un giorno, dopo aver percorso un sentiero selvaggio fra due siepi di rovi, sono arrivato in un vigneto, dove, in un luogo tranquillo e ombreggiato da bellissime piante di olivo, mi sono seduto e, tratto fuori un libro legato in pergamena, mi sono sprofondato nella lettura.
È un affare che s'agita da un gran pezzo. Il curato possiede un campicello; un prato, per dir meglio, ombreggiato da una gran quercia. Son pochi metri di terra che non valgono due scudi, tanto più che il curato li lascia incolti, permettendo che vi raccolgano l'erba e le ghiande gli accattoni delle montagne. Però, il perchè lo ignoro, predilige quel luogo stranamente.
Tutte le altre case sono misere capanne circolari di venti piedi di diametro, con mura in argilla alte quattro o cinque piedi e sormontate da un tetto conico di paglia disposto in istrati regolari e impenetrabili alla pioggia. Ogni famiglia ne possiede di queste capanne, chiamate tokles, quel numero che è sufficiente ai suoi bisogni ed il gruppo è quasi sempre circondato da una siepe di spine e ombreggiato da palmizi che danno alla citt
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