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Aggiornato: 19 maggio 2025
Lettrici e lettori, qui la mia storia sarebbe finita; ma perchè non abbiate a dire che io vi ho piantati sul più bello, aggiungerò ancora poche note, a guisa di epilogo. La cerimonia fu fatta nella aristocratica chiesa della Maddalena.
Roteando cantava, e dicea: <<Quali son le mie note a te, che non le 'ntendi, tal e` il giudicio etterno a voi mortali>>. Poi si quetaro quei lucenti incendi de lo Spirito Santo ancor nel segno che fe' i Romani al mondo reverendi, esso ricomincio`: <<A questo regno non sali` mai chi non credette 'n Cristo, ne' pria ne' poi ch'el si chiavasse al legno.
Venivano cinque... venivano venti... ma egli non veniva!... Che fare?... Morire senza amore, o prostituirti al libertinaggio o, peggio ancora, immolarti in connubii legittimi e nefandi. Oggi, colle tue note più vergini, tu canti l'amore alla gran luce del sole. Nessuno ti terr
L'ultimo pezzo fu uno scherzo capriccioso intitolato Nonnenschlacht Battaglia di monache che Topler mi commentò suonando. Faceva oramai buio. Quando tacquero le ultime note gravi del pezzo che figuravano i rimbrotti rauchi della vecchia badessa e che Topler accompagnava con certi sordi abbaiamenti orribili, osai pregarlo di chiarirmi un dubbio, di dirmi se fosse sacerdote.
Le tre trombe marzialmente alzate a bere il sole, stonano 6 note sbilenche derise dagli sghignazzamenti meridionali degli echi e dalle furbe risatine gazose dell'acqua dell'Arzino. Scoppia intorno a me una fucileria di pernacchi napoletani.
Quelle erano le dolenti note del cuor di Aloise; nè vogliamo ora tornare su cose gi
NOTE: Si avr
Dalla via saliva il suono di un organetto che mandava nell'aria le note di una mazurka. Nella stanza soffiava la morte. Ella aprì gli occhi. Perchè hai spento il lume, Pietro? Dio! non vede più il lume! mi muore, dunque, pensò lui.
E, quantunque si possano fare alcune sorti di monete di leghe con i rotti sotto il partimento e con gli ordini dall'autore descritti, nondimeno pare che sarebbe molto meglio fare le leghe con men rotti che sia possibile, per non essere cosa necessaria il farle con i rotti per far danari, e massimamente in molte sorti di monete, per molte cagioni, ed in particolare perché esse monete senza i detti rotti sarebbono piú facili nel conteggiarle tanto nelli numeri in ragione di libra, come a lire e soldi d'«imperiali», ed anco perché le note della lega resterebbono piú intelligibili, non vi essendo i rotti di essa impressi.
Adesso nelle mie note trovo scritto un caso che parmi ottimo a riferire; forse taluno osserver
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