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Aggiornato: 15 giugno 2025


Il fascino, l'incanto di Nora per il signor Galli, per il socialista umanitario, non poteva essere, non era altro che piet

Nora, colpita, atterrita, nell'ansia del momento e non volendo, non potendo gridare, gli mise la bocca quasi sull'orecchio. Le cambiali? Le cambiali rilasciate da mio marito al signor Kloss? Quasi cento mila lire?... Non so niente; non mi ha detto niente. Niente?... Ma allora.... anche il signor Kloss mi ha ingannata!

Il signor Galli aveva ancora i guanti, ma sentì il bruciore di quella bella e pallida mano, e un fremito intenso gli corse per tutto il corpo. Nora lo guardava.... lo guardava.... e la domanda errava ne' suoi grand'occhi mesti, ansiosi. Si alzò sulla punta dei piedi. Egli teneva sempre la testa bassa, ma un po' voltata, per non vederla, per non vedere la piccola catenella d'oro.

Il Casalbara, appena a tavola, si sentì subito bene, subito a posto. Nora era incantevole, coll'abitino rosa di foulard, un po' scollato; Matteo Cantasirena era un bel mangiatore e un bel parlatore; il pranzo eccellente, e la Gioconda, che serviva in tavola, metteva appetito anche lei col faccione rotondo e le braccia sode.

Matteo rimase in piedi da una parte del letto: Nora dall'altra, quasi inginocchiata, tutta appoggiata, buttata sulla sponda, e gli bisbigliò, coll'alito caldo: Anche tu dovrai essere ragionevole.... buono.... Il Casalbara ebbe un brivido, un fremito in tutto il corpo.

Non c'era più bisogno di profferire il nome di Nora e però il poveretto ebbe più coraggio di domandare di lei. E.... è gi

Poi si placò, tornò a camminare: Fa un po' il piacere! Ti ha sfruttato abbastanza quel signor Cantasirena. Finisce col farti fare il correttore del suo giornale dopo aver cominciato col rubarti.... , , è tempo di dir le cose come sono.... col rubarti ventimila lire! No. Me le ha restituite. Lui?... Io!... Nora si fermò, non aggiunse altro.

Pietro si sforzava di parlare a bassa voce: ma tutti dovevano indovinare quel furore, dalla faccia stravolta, dal gestire concitato. Almeno.... faccia il piacere.... si ricordi.... siamo in mezzo alla gente! E Nora, con la voce armoniosa dal timbro infantile, non gli disse altro.

Non disse "la signora Laner"; disse soltanto coll'effusione un po' teatrale dello zio Matteo "la mia buona, la mia cara Evelina!" Pietro non lo presentò; anzi, quando tutti insieme se ne andarono dal terrazzo, Nora gli passò dinanzi senza nemmeno guardarlo, più alta, più diritta, più superba.

In fondo all'appartamento, dopo il suo spogliatoio, v'era un'altra piccola stanza da letto: Nora la fece preparare per .

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