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Aggiornato: 18 giugno 2025
La terrazza diventava bianca, bianca sotto il chiaro plenilunio estivo: tutto dintorno si ammorbidiva in quella luce placida e dolce. Piovevano i raggi sopra le quiete fogliuzze del gelsomino che pareano fatte di argento; piovevano sopra la lucida gabbia, dove gli uccelli dormivano col capo sotto l'ala, sognando forse il loro paradiso; piovevano i raggi come falde di neve sul volto di Clelia, e lo rendevano candido, senza un'ombra, tranne la riga nera delle ciglia abbassate. Le case avvolte in un'atmosfera afosa, lattea; senza un palpito il mare; la lontana curva di Posilipo perduta in una nebbia che era luce, somigliava sempre più alla testa di un animale fantastico immerso in una riflessione profonda; sulla serenit
A mano a mano era tutto un turbinìo confuso, violento, di falde di neve sotto il cielo bigio.... A mano a mano sparivano l'orto, il "Gigantesso" le montagne sotto quella neve, dietro tutta quella neve, quella bufera di neve. Una fila di corvi attraversò pesantemente la caligine bianca, incalzante, rammulinante, muta.... fu l'ultimo segno di vita.
Non è alcuno sí simile a se stesso né la neve alla neve né l'uovo a l'uovo come è l'uno all'altro di costoro: tal che non so discernere chi di voi Lidio si sia; perché tu Lidio mi pari e tu Lidio pari, tu Lidio sei e tu Lidio sei. Ma io or ben la ritroverrò. Ditemi: è alcuno di voi innamorato? LIDIO maschio. Sí. LIDIO femina. Sí. SAMIA. Chi? LIDIO maschio. Io. LIDIO femina. Io.
Questo sistema si dimostrò oltremodo pratico ed utile; la neve esterna durava per parecchie ore, tanto da darci sempre il tempo di scendere al laboratorio.
Battuto atrocemente per il minimo motivo, e sovente messo fuori di casa di notte, anche nell'inverno coi nostri monti coperti di neve, io ero obbligato di cercarmi un ricovero nel deposito delle foglie di castagne che si raccoglievano e farmene lettiera. La mia povera madre, che mi amava teneramente, era sovente essa stessa vittima di quel mostro. E guai s'essa avesse avuto l'aria di difendermi.
<<Or di` a fra Dolcin dunque che s'armi, tu che forse vedra' il sole in breve, s'ello non vuol qui tosto seguitarmi, si` di vivanda, che stretta di neve non rechi la vittoria al Noarese, ch'altrimenti acquistar non saria leve>>. Poi che l'un pie` per girsene sospese, Maometto mi disse esta parola; indi a partirsi in terra lo distese.
Ma ella, scrollando il capo, con una pacatezza da scema, rispose: No, no, non voglio... sto bene qui... sto molto bene... amo il mio giardino... benchè ci sia la neve... ma la neve andr
E s'ha a dire bel libro di poesia quello che non può vantarsi incontaminato d'ogni menomo peccato veniale? I grandi poeti dell'antichitá sono invece fiocchi sempre di tutta neve immacolata.
Io voglio un vestito celeste, disse Anne-Marie. E il vestito fu celeste. In una mattinata di vento e di neve Anne-Marie si recò alla sua prima prova d'orchestra.
Cavalcava essa con baldezza e leggiadria singolare un generoso destriero bianco come la neve, che quasi consapevole del pregio di colei che portava, caracollando, scoteva altera la testa, ma senza darle ombra di minor sicurezza.
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