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Aggiornato: 5 giugno 2025


Aria fresca, aria fresca! Vedrai. VOCE DI TOMMY dall'anticamera. Ma no.... venite venite. Avranno tutti tanto piacere di vedervi. I commiati ora! Detti, TOMMY, la signora LAURI, poi GIULIA, poi NENNELE e LUCIA. Pap

Che desolazione! Chi parte non avverte il distacco; ma quelli che restano! Non ho chiuso occhio in tutta la notte. GIULIA entra. Giulia! Tesoro! Due minuti soltanto: il tempo di abbracciarti. L'abbraccia. Come fosti buona! E Nennele? Nennele entra con Lucia. Eccola. Amore. L'abbraccia. Non posso dire quello che perdo. E a me! Parto anch'io. A voi la mano. Anzi tutte e due le mani.

Fidati di questo dissipatore. So quello che mi dico. Quando viene Massimo me lo mandi giù nello studio. S'avvia. . Via Giovanni. NENNELE e GIULIA. Dimenticavo. Questa è la chiave del cassetto. Sar

Questo non dice. Ti rincresce molto? Non vorrei restare. Altra risposta che non risponde. Faremo conoscenza col tempo. Siamo primi cugini, ci diamo di tu, mi piacete tutti e due, ma da che siamo al mondo, ci siamo veduti due ore in tutto l'altra settimana. Io ricordo di averti veduto che avevi dodici anni. Eri uno sperlungone alto come una pertica. Io ne avevo dieci e Nennele cinque.

Ci sarebbe ancora quel piccolo conto. Me lo mandi insieme al vestito. Sono mortificata di dover insistere, ma non posso aspettare. NENNELE esce risoluta dal fondo della sala da pranzo. In questo momento.... Non è una gran somma. Mille trecento lire. Sul punto della partenza! Sono cose che non si fanno. È un conto di tre mesi alla fine. E non le ho mai fatto perdere un centesimo.

Quanto vorrai. GIOVANNI va a sedere pensieroso presso la finestra. MASSIMO a Nennele. Posso aiutarti? Se vuoi. Apparecchiano in due. GIULIA a Tommy. Adesso bisogna che scriva un biglietto. Io pure. Ma.... chi lo porta? Bisognerebbe subito. Penso io. Va in camera sua. TOMMY si mette a scrivere al tavolino. NENNELE a Massimo. Domani ripiglio le lezioni. A te credo. E agli altri? Troppo bello.

Un déjeuner d'uomini. Nennele tace. Non credi? No. Non credo. E va bene! S'avvia verso la destra. Tommy. Stiamo uniti noi due. Stiamo uniti noi due. Ho tanto bisogno che tu sia con me. Mi sento così abbandonata! Così disarmata! Che c'è adesso? Che hai?

Tornerete presto.... me lo dice il cuore. Escono cicalando per la comune. Giovanni li guarda uscire. MASSIMO a Giovanni. Non temere. Si ricomincia. Speriamo. Via tutti. Lucia resta sola e si getta a singhiozzare su di una poltrona. NENNELE torna correndo, prende Lucia fra le braccia e la bacia mille volte in viso. Nennele. Nennele. Zitta, zitta, zitta. Fugge. Cala la tela.

Dove sono i miei fiori? LUCIA porge a Nennele il cappello e la spolverina. Mi giravi attorno, povera Lucia. LUCIA vuol baciarle la mano, piangendo. Zitta, zitta. IRENE entra dalla comune. Ah, vi trovo ancora. Mia sorella.

Lampada accesa con coprilume verde sulla tavola di mezzo dove GIOVANNI sta scrivendo. NENNELE entra con cautela dalla sua camera. Eh?! Si volta verso l'uscio di Nennele e sta in ascolto. NENNELE dritta rasente il muro è rimasta immobile. Oh. Scuote le spalle e riprende il lavoro. NENNELE passa in punta di piedi quanto può più lontano da suo padre, avviata all'uscita.

Parola Del Giorno

s'alceste

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