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Pietrino durò un gran pezzo a sentir male al fianco, specie quando si metteva a sedere e spesso era per fare una boccaccia, ma era in lui così potente il timore di affligger la mamma o di mortificare Alessio, che quella boccaccia diventava quasi sempre una risata... insulsa. La mamma non sapeva il perchè di quel ridere senza ragione e sgridava il piccolo martire.

Due giorni dopo il signor Basilio era dichiarato fuori di pericolo, ed il contegno da lui tenuto quando assistevalo il frate fu ritenuto come aberrazione di cervello infermo dalla malattia. Così vanno le cose del mondo! Egli ricuperò la salute, e la fama sua di uomo pio rimase intatta; esso fu commiserato e felicitato, ed al suo ritorno al negozio in Livorno sentì che lo qualificavano per martire dell'umanit

Giovanna, nella sua vita non avea mai sognato di possedere tanto coraggio quanto ne dimostrò in quella sera. Essa dopo d'aver avvisato Vigo del pericolo del suo Bajaicò, non lo lasciò più d'un passo, ed il martire di Mentana sotto la di lei guida, potè giungere sul luogo del supplizio colla celerit

Maria, che non voleva desiderare di più, innalzava sospirando gli occhi al cielo, ancora scintillanti di lacrime. E anche Maria faceva voti, anch'essa, la povera martire, perchè il desiderio di Giorgio fosse esaudito.

Entrai ardito e solo in quella camera, in quel santuario, dove il mio amore aveva bamboleggiato come un fanciullo, sognato come un poeta, sperato come un credente, sofferto come un martire. Mi stesi nella poltrona di Fulvia, e volli adattare la mia persona in quella specie di nicchia che serbava l'impronta della sua.

Non attender la forma del martire: pensa la succession; pensa ch'al peggio, oltre la gran sentenza non puo` ire. Io cominciai: <<Maestro, quel ch'io veggio muovere a noi, non mi sembian persone, e non so che, si` nel veder vaneggio>>. Ed elli a me: <<La grave condizione di lor tormento a terra li rannicchia, si` che miei occhi pria n'ebber tencione.

Rinuova allora i pianti la donzella, e ne la mente sua così favella: 62 Fu quel che piacque, un falso sogno; e questo che mi tormenta, ahi lassa! è un veggiar vero. Il ben fu sogno a dileguarsi presto, ma non è sogno il martire aspro e fiero. Perch'or non ode e vede il senso desto quel ch'udire e veder parve al pensiero?

Trecento lussi all'ora per la martire... e le buone grazie dello czarre pel nostro incomodo». Donna Transita, alla vista di una pernice truffata apparsa sulla mensa, piombò sulla scranna con tutto il peso della sua formidabile corporatura e non disse più motto.

Gli sospendo a divinis o la messa: dicon che loro era cosa molesta; o spinto dal furor d'una contessa, vien qualche duca a rompermi la testa; e venti e trenta e cento ed una pressa, mi strapazzano alfin con gran tempesta: convien che il prete la sua messa dica, s'io non vo' morir martire all'antica.

TRIPERUNO. Meglio è martire che confessore. LIMERNO. Cotesto è piú che vero. Ma veggiamo finalmente lo sonetto di Mirtella, la cui sorte fu questa: SOLE, MORTE, TEMPO, CARRO, IMPERATRICE, MATTO Simil pazzia non trovo sotto 'l Sole, di chi a gioir del Tempo tempo aspetta: Morte, su 'l Carro Imperatrice, affretta mandar in polve nostra umana prole.