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Aggiornato: 17 giugno 2025


er'io da gli amorosi lacci uscita, schernendo ogni martìre e pena acerba de l'incredibil duol, ch'in riserba qual ha per troppo amar l'alma smarrita. quand'a me Amor: le tue ritrose voglie, muterò, disse; e femmi prigioniera di tua virtù, per rinovar mie doglie. XLI. Allo stesso

107 Molti a chi fur le mogli o le sorelle o le figlie o le madri da lui morte, non più celando l'animo ribelle, correan per dargli di lor man la morte: e con fatica lo difeser quelle magnanime guerriere e Ruggier forte; che disegnato avean farlo morire d'affanno, di disagio e di martire.

Presenta dall'uno de' lati il martire S. Trifone, di prospetto, in lunga vesta di diacono, recante nella destra la palma, un castello od una chiesa nella sinistra; a' suoi lati le iniziali S e T, ed oltre il cerchio di perline ond' è avvolta questa figura la leggenda . COMTAS. = .CATARI. L'altro lato offre, pur di prospetto ed in piedi, S. Marco che nella manca tiene il Vangelo, e colla dritta benedice; il consueto cerchio gira intorno alla imagine ed oltr'esso è la epigrafe . S. MARCVS. = . VENETVS. Le S tanto dell'una quanto dell'altra faccia della moneta sono tutte a rovescio; nell'esergo a' piedi del S. Marco è uno scudo bipartito da una fascia orizzontale e fiancheggiato dalle sigle Z e M. Il diametro del pezzo è m. 0,0205, il peso varia ne' diversi esemplari da k. 8 a k. 8. 3.

Lucchino è una vittima come se ne vedono tante! La moglie infedele lo rende ridicolo facendolo morire nel suo letto per mezzo di un farmacista, dopo d'avergli gettato nel fango la corona ducale, e d'avergli messo sulla testa la corona... del martire!...

Ecco una lettera che Garibaldi scriveva al figlio del martire Anconitano: Caprera, 22 dicembre 1868. Mio caro Elia, «Figlio del popolo, il padre vostro merita di essere annoverato tra i grandi Italiani. «Oggi, che si avvicina la caduta della tirannide papale noi dobbiamo ricordare agli italiani le vittime della sua ferocia e fra quelle una delle più illustri, certamente, Antonio Elia.

Aggiunse sùbito, con uno schianto: Non posso rimanere, capisci? Ho quel viso innanzi agli occhi dovunque, per la casa, per le vie, nei ritrovi; dovunque.... Ella ha sofferto come una martire, è stata capace d'eroismi.... S'interruppe, diede una scrollata di spalle, guardando fuori della finestra per impedirmi di scorgere il velo profondo di dolore che gli si era steso sul volto.

E come il vero martire, il duca Eriprando era stato dimenticato quando il duca Giovanni cominciava a vivere, così il martire generoso e intemerato veniva dimenticato allora, confuso allora col duca Giovanni, col senatore Giovanni di Casalbara che moriva: la gente non ricordava più bene quale dei due fratelli fosse stato prigione a Josephstadt: ma certo, se c'era stato il duca Eriprando, c'era stato anche il duca Giovanni.

93 Elle fur d'odio, elle fur d'ira tanta contra il crudel, per tante colpe, accese, che di punirlo, mal grado di quanta gente egli avea, conclusion si prese. Ma dargli presta morte troppo santa pena lor parve e indegna a tante offese; ed era meglio fargliela sentire, fra strazio prolungandola e martìre.

Oltre a tutto questo, cerchino quello che scrisse Dionisio areopagita, discepolo di Paolo e glorioso martire di Gesú Cristo, nel libro il quale compose Della celeste gerarchia.

s'io 'l feci, ch'in voi manchi ogni pietade, e cresca doglia in me, pianto e martìre distruggendomi pur come far soglio; ma s'io no 'l feci, il duro vostro orgoglio in amor si converta: e lunga etade sia dolce il frutto del mio bel disire. XLIII. Allo stesso

Parola Del Giorno

s'alceste

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