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Aggiornato: 19 luglio 2025
MASTICA. Ho tempo, ché non sète cosí presto pagatore a chi dovete. TRASILOGO. Fa' che la tavola mia ti paia foco. MASTICA. Pensi da vero che non possa vivere se non mangio in casa tua? Tu bevi ad un bicchiero cosí picciolo che bevendo par che pigli il siroppo.
Pietro si lagnava dell'arsura, e non si sentiva più gambe da tirare innanzi. Se trovassimo una fontana! diceva egli tra sè. Ma la fontana non c'era, e il povero apostolo moriva di sete. Ma vedete miracolo! Andando con gli occhi bassi e la lingua penzoloni, alla guisa dei cani, vide a terra una ciliegia; la colse e se la mangiò con un gusto da non dirsi a parole.
«Non è la prima volta che mangio la pagnotta, ma era un pezzo che non la sbocconcellavo. Me la hanno portata e mi sono ricordato degli ultimi tozzi di pane bianco che ho dato al recluso che ci porta il barile dell'acqua. Come sarebbero buoni, adesso! In un reclusorio non mi aspetto il pane di fantasia. Ma certamente mi aspetterei un pane migliore di questo. I cavalli ne mangiano del più buono.
Il letterone ebbe riposo su d'una credenza, e il capitano Fiesco pensò d'aver pace a tavola. E volle ridere, volle scherzare, secondo l'uso; ma non gli veniva fatto come le altre volte. Credeva anche d'aver portato dal suo viaggio frettoloso una buona dose d'appetito; ma non fu nulla, ed egli mangiò poco, e bevette anche meno. Quel letterone, posato laggiù sulla credenza, gli pesava sull'anima.
Vedervi, stringervi la mano, udirvi parlare, respirare l'aria stessa respirata da voi... oh! che bel giorno ieri! Lo ripenso continuamente, senza posa, intanto che lavoro, intanto che faccio scuola, intanto che mangio o che parlo o che taccio, che passeggio o che dormo, sopratutto quando dormo perchè il mio sonno non è che un lungo colloquio con voi.
Il Curato sospirò; si pose a cena; poco mangiò, bevve meno, e rispose rade e tronche parole alle frequenti domande di Verdiana, la quale standogli attorno non rifiniva mai d'interrogarlo così: Vi sentireste per avventura incomodato, Reverendo? Vi è forse accaduto qualche malanno in cammino? Avete avuto paura? Benedetto uomo, ma parlate!
Appena tornata a casa, la Carmela si rinchiuse nella sua camera, e pianse finchè ebbe lacrime negli occhi. Dovette fare uno sforzo per andare a tavola; ma aveva il viso stravolto, e non mangiò nulla. Se ci fosse stata una mamma, una parente in casa, si sarebbe avveduta che c'era un guaio. Ma la Carmela viveva sola col suo babbo, vedovo, il quale badava più agli affari che a lei.
Naturalmente io aveva fatto allestire un pranzerello più appetitoso dell'ordinario. Il mio sconosciuto mangiò per quattro, non cessando di ripetere ad ogni tratto: non son venuto per il pranzo... e poi... com'ella vede... sono uomo che mi accontento di tutto.... si sa bene... pranzi di famiglia!... eh! anche noi non si sciala! ecc., ecc.
Non avvenne come all'osteria, dove si mangiò e si ebbe ricovero pessimamente, e si pagò in ragione inversa del trattamento. Infilate le braccia nelle cinghie della valigia, ed il bastone nel fagotto delle erbe, salutai maestro Giacomo, e andai a raggiungere il mio compagno.
Il lavoro stracca e non lascia il tempo di sentire asinate. Quando io vado a casa alla sera, mangio la minestra con ingordigia, faccio la mia pipata con piacere e vado a letto mezzo addormentato. Gli oziosi vanno in giro e si scaldano la testa.
Parola Del Giorno
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