Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 16 maggio 2025


Quivi tra mille brandi un ferro scelse Ancor stillante, e con dimessi accenti Da l'immondo terren l'erba divelse, Ed impresse su lui segni possenti; Poscia rivolto in ver le stelle eccelse, E verso i regni de l'inferno ardenti Col mormorio, che più tra' maghi è forte, L'alta donzella consegnava a morte.

Racconta poscia un breve episodio il quale quantunque concordi nel fondo coll’esposizione fattane pure dai nostri dottori, ciò non pertanto diversificando nei particolari, noi crediamo bene di attenerci a questa seconda: e tanto maggiormente perchè essa serve a dare una ragione plausibile di un difetto organico di Mosè. Ecco il fatto: Un giorno che Faraone teneva nelle sue ginocchia il bambino Mosè, questi gli tolse la corona dal capo e se la cinse egli stesso. I maghi di Faraone, che avevano gi

Fuoco e Fiammiferi. Si deve cominciar proprio col «c'era una voltaPerchè no, quando quelle parole magiche evocano tutto un mondo di fate, di maghi, di belle regine, di castelli incantati e di uccelli dal canto melodioso? Oh le novelle!

Eccellenza, un tabarro scarlatto trinato di oro, ma vi pare che sia abito conveniente per un povero vassallo come sono io? E' mi parrebbe di fare la figura di uno dei re maghi.

La storia di questa lista di terra è assai curiosa. Per lo straniero che entra in Olanda, essa è come la prima pagina della grande epopea che s'intitola: la lotta col mare. Nel medio evo non era che un vasto golfo con poche isolette. Questo golfo, sul principio del sedicesimo secolo, non esisteva più; con quattrocento anni di lento lavoro lo avevan cangiato in una fertile pianura difesa da dighe, solcata da canali e popolata di villaggi, che si chiamava la Fiandra Zelandese. Quando scoppiò la guerra dell'indipendenza, gli abitanti della Fiandra Zelandese, piuttosto che cedere la loro terra agli eserciti spagnuoli, apersero le dighe, il mare irruppe e distruggendo in un giorno il lavoro di quattro secoli riformò il golfo del medio evo. Finita la guerra d'indipendenza, si ricominciarono i lavori di prosciugamento, e dopo trecento anni la Fiandra Zelandese risalutò il sole e fu restituita al continente, come una figliuola risorta. Così in Olanda le terre sorgono, spariscono e riappaiono, a somiglianza dei regni delle novelle arabe, al tocco delle verghe dei maghi. La Fiandra Zelandese, divisa dalla Fiandra Belga dalla doppia barriera politica e religiosa, e separata dall'Olanda dalla Schelda, conserva i costumi, le credenze, l'impronta intatta del sedicesimo secolo. Le tradizioni della guerra contro la Spagna vi sono ancora vive e parlanti come d'un avvenimento del tempo. La terra è fertile, gli abitanti godono d'una prosperit

Racconterete i vostri viaggi, una storia di paladini o di maghi, una storia dell'orco e delle streghe di Benevento: venite a rallegrar monsignore venite, damigello. Io non so nulla di codeste storie, le mie donnine! Che streghe, che paladini? Io sono un povero cavaliero, ed ecco tutto. Da bravo venite dunque, bel cavaliere, venite alla cena di monsignore.

Il popol non mi fa piú riverenza, vengono i dimon, bench'io gl'inviti. Non so se netta sia la coscienza di questi scrittor nuovi fuor usciti, che inutil l'arte magica hanno resa, so se ben la cosa abbiano intesa. Si credeva una volta facilmente de' diavoli e de' maghi il gran potere; che Farfarel venisse fra la gente, per far ora piacere, or dispiacere.

In un'antica stampa de 'l Durero va contro maghi e draghi a la battaglia tutto chiuso ne l'arme un Cavaliero su 'l gran cavallo coperto di scaglia: a 'l fianco l'accompagna da scudiero la Morte senza piastra e senza maglia, dietro gli segue da valletto il nero Peccato; e fosca innanzi è la boscaglia.

Riuniti allora nel tinello, raccontavano del continuo istorie di morti, di maghi, di spiriti e d'ombre fino al punto che non ardivano più alzar gli occhi, tremavano tutti al più piccolo rumore, e ricusavano di andar soli in qualunque luogo della casa.

Ero come in attesa di un portento. In certi momenti mi paragonavo, sorridendo, a quei maghi maravigliosi operatori di prodigi, che, avendo asservito tutte le più arcane forze della natura, le costringono alla creazione da loro ideata e voluta, e per ciò superiore alle ordinarie produzioni, le quali risentono inevitabilmente gli influssi delle circostanze e del caso. La loro opera non è diversa dalle creazioni naturali; si serve degli elementi esistenti, ma li combina con piena libert

Parola Del Giorno

gettatesi

Altri Alla Ricerca