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La povera Cecchina pianse amaramente la perdita della sua mamma; ed il carrettiere riformò il suo programma, e pensò di andar a vivere col suocero il quale, oltre a mantenergli la moglie ed i figlioli, gli avrebbe lasciato metter mano nella cassetta del banco.

Dall'anno 1842 fino al 1848, il pensiero e l'azione del grande artista furon volti incessantemente alla redenzione del teatro drammatico. Egli iniziò il risorgimento; egli creò col soffio del suo genio una legione di giovani attori; riformò il gusto del pubblico ponendogli innanzi i più insigni capolavori della letteratura antica e moderna, e tentò, per quanto gliel consentissero i tempi avversi, di allettare a scrivere pel teatro i più colti ingegni d'Italia. Educò i comici e gli spettatori coll'esempio, coll'autorit

La storia di questa lista di terra è assai curiosa. Per lo straniero che entra in Olanda, essa è come la prima pagina della grande epopea che s'intitola: la lotta col mare. Nel medio evo non era che un vasto golfo con poche isolette. Questo golfo, sul principio del sedicesimo secolo, non esisteva più; con quattrocento anni di lento lavoro lo avevan cangiato in una fertile pianura difesa da dighe, solcata da canali e popolata di villaggi, che si chiamava la Fiandra Zelandese. Quando scoppiò la guerra dell'indipendenza, gli abitanti della Fiandra Zelandese, piuttosto che cedere la loro terra agli eserciti spagnuoli, apersero le dighe, il mare irruppe e distruggendo in un giorno il lavoro di quattro secoli riformò il golfo del medio evo. Finita la guerra d'indipendenza, si ricominciarono i lavori di prosciugamento, e dopo trecento anni la Fiandra Zelandese risalutò il sole e fu restituita al continente, come una figliuola risorta. Così in Olanda le terre sorgono, spariscono e riappaiono, a somiglianza dei regni delle novelle arabe, al tocco delle verghe dei maghi. La Fiandra Zelandese, divisa dalla Fiandra Belga dalla doppia barriera politica e religiosa, e separata dall'Olanda dalla Schelda, conserva i costumi, le credenze, l'impronta intatta del sedicesimo secolo. Le tradizioni della guerra contro la Spagna vi sono ancora vive e parlanti come d'un avvenimento del tempo. La terra è fertile, gli abitanti godono d'una prosperit

Di ciò menavano rumore uomini di gran vaglia, Ticone, Scaligero, Chambers, Calvisio, altri, sicché in fine Gregorio XIII, principalmente coll'opera di Luigi Lelio calabrese, riformò il calendario: furono sottratti e messi in nulla i dieci giorni che dovevano correre dai 4 perfino ai 15 ottobre del 1582, ordinato che solo ogni quattrocento anni si facesse bisestile l'ultimo anno del secolo, e la bolla del marzo 1583 ingiunse che i conti dei giorni andassero a tal maniera .

Ma il momento del Macchiavelli e del Guicciardini rappresentanti nella Politica e nella Storia la mancanza di coscienza passò presto. E quando colla Riforma cominciò a formarsi l'uomo morale e il cattolicismo si riformò e le scienze mutarono il concetto della natura e il mondo non fu più l'Europa e la stampa centuplicò le idee e alle tragedie cinquecentiste della passione successero i drammi del pensiero ricostituendo la spiritualit

Non ve ne costerò che sei mila... susurrò Regina, carezzante. Mille grazie. Io mi riformo. Metto poste alla cassa di risparmio, per la vecchiaia come le cuciniere. Chi sa che può avvenire? Prendi dunque il bruno del passato, e rassegnati. Io mi tedio a perirne. La gloria non ti basta, dunque, eh! La gloria è del sesso femminile, dottore. E poi, dessa è a mio marito.