Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 14 maggio 2025
36 Lo stizzone ambe le palpebre colse, ma maggior danno fe' ne la sinistra; che quella parte misera gli tolse, che de la luce sola, era ministra. Né d'acciecarlo contentar si volse il colpo fier, s'ancor non lo registra tra quelli spirti che con suoi compagni fa star Chiron dentro ai bollenti stagni.
Presa una lanterna ed armatosi di un pugnale, discese per la scala di legno a piuoli nel pozzo dopo la mezzanotte: incominciò le solite frasi, ma niuna risposta. È morta.... sclamò, è morta. Ed infatti, toccata la giovinetta nel volto, sentì che era gelida come un cadavere. Curvatosi sulla misera, raccolse che non respirava. È morta, ripetè fra sè allontanando con un piede quel corpo bellissimo.
O invano nata bella e onorata: o nocente bellezza! o dannoso e mortale dono di natura, misera e infelice onestá! dunque per esser tu nata bella e onorata hai voluto perder l'onor e la tua vita?
La morte! altro non mi resta che la morte! Oh! non fossi io nata mai! Spegniti, luce mia, spegniti in perpetuo. Muori, muori sepolta nella notte e nell'orrore! No, non ha misericordia Iddio. Ahi me misera! misera! O Dio, ne assisti! Non voler, no, entrare, o Dio, in giudizio contra la povera tua creatura.
FULVIA. Fessenio mio, torna presto. FESSENIO. Cosí farò. FULVIA. Ahi infelice Fulvia! Se io cosí troppo sto, certo io me morirò! Misera! che far devo? SAMIA. Forse lo spirito lo moverá. FULVIA. Deh! Samia, poi che il negromante sta tanto a venire, torna a ritrovarlo. SAMIA. Cosí mi pare; e non ci voglio perder tempo. FULVIA. Raccomandagli questa cosa. E torna presto.
Leggi, miser’ a te! misera, leggi Gli antichi fatti de’ tuoi figli invitti, Che ti fer gi
Tale misera condizione non venne attenuata in alcun modo al Rossi della Tribuna dal Cav. Masi, consigliere provinciale di Piana dei Greci, dal Baronello Bartoccelli e dal Cav. V. Falcone, sindaco di Canicattì entrambi ricchissimi proprietarî e da altri ricchi proprietarî a Casteltermini e altrove.
Le lagrime gli cascavano silenziose giù per le guancie. E' guardava quella misera donna così dal dolore distrutta, e una massima compassione l'occupava. Ella sollevò il volto verso quello di lui, lo guardò un poco, e poi disse con un accento in cui parevano lottare la ragione e la pazzia: Voi piangete!... voi piangete!... E perchè?
vertu` cosi` per nimica si fuga da tutti come biscia, o per sventura del luogo, o per mal uso che li fruga: ond'hanno si` mutata lor natura li abitator de la misera valle, che par che Circe li avesse in pastura. Tra brutti porci, piu` degni di galle che d'altro cibo fatto in uman uso, dirizza prima il suo povero calle.
Zia Marta, nelle sue lettere piagnucolava. Aveva dovuto abbandonare il villino; s'era ridotta a vivere in tre stanzucce fuori porta; la pensione le bastava a pena per non morire di fame; era una vita misera.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca