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Aggiornato: 3 giugno 2025
Oh, grazie al cielo, li ho tutti sani, e poi il puzzo del sigaro non lo posso patire. Se sapesse piuttosto che cosa m'è accaduto stamane.... Sentiamo; non mi tenga sulla corda.
A proposito, dottore, vorreste voi permettermi di presentarvi uno dei nostri scienziati, che m'è capitato con l'ultimo corriere, e di pregarvi di piloteggiarlo un po' pel mondo della scienza? Sarò felice di essere ai vostri ordini, principe. Essi parlavano così, un po' a voce alta, perchè molta gente stava loro intorno.
Rugger la vedea sempre in gran pensiero per il risparmio, onde non bada a questo; sol perch'egli era alfin pur cavaliero, parecchie volte si mostra rubesto, dicendo: Moglie, a ragionar sincero, alcun de' vostri fatti m'è molesto, e farete le mani aspre e callose, ché v'avvilite troppo in certe cose.
Gia` era in ammirar che si` li affama, per la cagione ancor non manifesta di lor magrezza e di lor trista squama, ed ecco del profondo de la testa volse a me li occhi un'ombra e guardo` fiso; poi grido` forte: <<Qual grazia m'e` questa?>>. Mai non l'avrei riconosciuto al viso; ma ne la voce sua mi fu palese cio` che l'aspetto in se' avea conquiso.
Sì, molto. Ma ne sono contento: ho trovato così buone accoglienze! Però quanto m'è toccato di correre in quella benedetta Roma! Da un ufficio all'altro, da una parte all'altra della citt
I satelliti! ripetè la signorina Wilson, ridendo senza averne voglia. È strano che Le siano venuti in mente quelli. Oh, non faccia caso. Volevo evitare Terenzio Spazzòli, il mio divo Terenzio, che fa bene ogni cosa. Buono, quello! E Lei gli è molto amico, non è vero? Sì, dopo la trovata del caffè, Le confesso che m'è entrato in grazia. Chi La sentisse, signor Morelli!
Satisfa, se la pena è unita col desiderio dell'anima e contrizione del cuore: il modo dichiarato te l'ho. Anco t'ho risposto ch'Io voglio fare misericordia al mondo, mostrandoti che la misericordia m'è propria.
Pur con sensi diversi or vi rimiro, O libri tanto amati a' dì primieri: Vate son io, ma spento è in me il desiro Di prostrarmi idolatra anzi agli Omeri. Se volgendo lor carte ancor sospiro, Magìa non è de' grandi lor pensieri: Più d'un libro m'è caro, e pure in esso Di rado cerco lui; cerco me stesso.
Ahi, lasso me: perché, perché non lice mostrar aperto il cor? perché disdetto m'è 'l dir ch'io t'ami, se cotanto t'amo? Perché disdetto a te l'amar chi t'ama?
Tu intendi.... M'è venuto questo accesso all'improvviso.... È una cosa dei nervi.... come una convulsione.... Si spasima; non si capisce più se si pianga di gioia o di dolore.... Ah, mio Dio!.... Vedi, mi passa.... Alzati Tullio; vieni qui accanto a me.
Parola Del Giorno
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