Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 6 maggio 2025


Il cielo è una contraddizione perenne; per esso si pensa, s'interroga, si dubita, si spasima, ma non si opera: è il grande assorbitore dell'azione, ed intanto pare immoto, senza vita. Allora, per risolvere questo enigma affannoso si chiede alla scienza che sia il cielo ed essa risponde; È un sistema di pianeti regolari dalle leggi immutabili detta materia.

MARTEBELLONIO. Tu sei un gran bugiardo! LECCARDO. Voi sète maggior di me: son un vostro minimo! MARTEBELLONIO. Dimmi un poco, quanto tempo è che Calidora non t'ha parlato di me? LECCARDO. Ogni ora che mi vede; e quando passegiate cosí altiero dinanzi le sue fenestre, spasima per il fatto vostro.

TRASILOGO. Questa sera mi sposerò con Olimpia, che iersera me lo fe' intendere la madre; e tu sai bene come io sia morto e sbudellato per amor suo. SQUADRA. È pur contenta Olimpia, e quando venne di Salerno ne stava cosí ritrosa! TRASILOGO. Ella fingeva cosí per fare mona Onesta con la madre; ma ella si strugge e spasima per amor mio.

La nostra nuova coscienza non ci fa più considerare l'uomo come centro della vita universale. Il dolore di un uomo è interessante, per noi, quanto quello di una lampada elettrica, che soffre, e spasima, e grida con le più strazianti espressioni di dolore; e la musicalit

Ei da un ramo si dondola, Acrobata sospeso a un fil d'argento; Tenta alla meta giungere,... Ma sempre invano!... E, allora,aspetta il vento. Così il pöeta penzola, Pria di spingersi a voi, sulle illusioni; E tenta, e veglia, e spasima... Indi aspetta le sacre ispirazioni. Luglio 1876. In un bosco.

E par che gema tra le foglie attorte; No, non v’è pace!... Amor che avvampa in vita Spasima nella morte. L’uno ha vent’anni

MARTEBELLONIO. L'hai indovinata, a di Marte! DON FLAMINIO. A qualche puttana? MARTEBELLONIO. Se non foste voi a' quai porto rispetto, vi farei parlar altrimente. Io a puttane, che ho le principali gentildonne della cittá e tutto il mondo che spasima del fatto mio? Vo ad una signora che è ridotta a pollo pesto per amor mio, e or la vo a soccorrere. DON FLAMINIO. Signora di casa, fantesca eh?

Cinge la sorda terra una nervea Rete, che spasima e pianto stilla: Palpita il mondo del nostro palpito Alla scintilla. Così la Mente d'un invisibile Nume la cieca materia avviva, E a noi da cieli inaccessibili La voce arriva. Tolti gli indugi, muore più rapida L'ora felice; ai tardi mali, Tu dei viventi forse il più misero, Hai dato l'ali.

Tu intendi.... M'è venuto questo accesso all'improvviso.... È una cosa dei nervi.... come una convulsione.... Si spasima; non si capisce più se si pianga di gioia o di dolore.... Ah, mio Dio!.... Vedi, mi passa.... Alzati Tullio; vieni qui accanto a me.

LECCARDO. Le dirò che se non vi ama, con un soffio la farete volar per aria o, con un fúlgore degli occhi vostri mirandola, l'abrusciarete. MARTEBELLONIO. Dille ciò che tu vuoi, ché le cortesi parole d'un mio pari minacciano tacitamente. LECCARDO. Ella spasima per voi. MARTEBELLONIO. Poiché è cosí, dimmi: quando? come? Non m'intendi? LECCARDO. V'intendo bene; ma non so che dite.

Parola Del Giorno

sciolsi

Altri Alla Ricerca