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Aggiornato: 4 giugno 2025
Al mondo non fur mai persone ratte a far lor pro o a fuggir lor danno, com’ io, dopo cotai parole fatte, venni qua giù del mio beato scanno, fidandomi del tuo parlare onesto, ch’onora te e quei ch’udito l’hanno”. Poscia che m’ebbe ragionato questo, li occhi lucenti lagrimando volse, per che mi fece del venir più presto.
Uno solo lo trattenne alquanto a pensare, un solo ritratto d'uomo, che veniva dopo quello della marchesa di Roccanera, anzi, chiudendo il libro, combaciava con esso. Chi è costui? Ah, lo ricordo, il Percy; un bel giovine, in fede mia; occhi neri e grandi; capelli nerissimi e lucenti; i contorni finissimi; ma egli c'è alcun che di duro, di sarcastico, in questa fisonomia che vuol parere soave.
Lalla lo fissò coi suoi occhi lucenti, pieni di interrogazioni; ma il giovane non rispose. Se domani le mando la Nena, si dimenticher
Piccola casa che da’ tuoi balconi respiri il verde e ridi a Primavera, piccola casa ov’Ella un dì non era, ov’Ella schiuse i suoi lucenti occhioni: piccola casa linda come un fiore ove il mio core in Lei trovò la pace, che taci, mesta, se la bimba tace, che lieta echeggi a l’infantil rumore: in te sien puri ogni atto, ogni parola: schiuse sien le tue porte a chi domanda pane, e a la tua piet
Questa teoria è però contrastata e s'ammette da taluni che la formazione di acidi biliari abbia luogo in-diversi organi. Tirosina C H AzO . E una sostanza bianca, cristallizzabile in aghi sottili, lucenti, poco solubili nell'acqua, insolubili nell'alcool e nell'etere.
Mai non arrise ai verdi campi e a l’aure Più luminosa aurora: Cielo e mare avvolgean fiamme d’incendio Nel delirio de l’ora: Salia dai boschi e da le zolle un palpito Di forza germinale, E largo il vento, come il sogno a l’anima, Dava a le fronde l’ale E i lucenti vessilli in alto ascendere Come trofei di gloria Io vidi, e ognun parea cantare a l’aura D’un popolo l’istoria.
La marchesa Clementina aveva i capelli castagni finissimi, ondati, lucenti e abbondantissimi per giunta. A volta amava stringerli in treccie lunghe e piene come Margherita, a volta gli scioglieva sulle spalle come Giulietta, e li adornava di fiori come Matelda ed Ofelia. Godeva de' suoi capegli come la tipica madre delle donne create, l
Rammento i tuoi grigi pennacchi che venivano sulla varia superficie del mare, venivano incalzandosi e sfioccandosi: rammento il tuo gonfiare, il tuo colmo trasparente-verdiccio, e il concavo lenissimo: rammento la furia del voltolarti, la spuma bollente e il fragore del muggito, il torrente bianco che s'allargava sulla ghiaia, dibattendo le ondine, sommovendo i ciottoli, e i mille rivoletti che ridiscendevano con trosce lucenti, rigando la spiaggia a seconda del vento.
Aspetta: fisionomia seria, occhi lucenti.... È inutile; me ne farei un'immagine fantastica. osservò il cieco; mi ricordo ora che prima di conoscerti, quando si parlava di te in casa Rinucci, mi fu descritto il colore de' tuoi capelli, dei tuoi occhi, la forma del tuo naso.... Povero naso! chi sa come lo calunniava la mia cuginetta!
Evelina alzò ancora gli occhi lucenti in viso al giovanotto, ma fissandolo questa volta con una grande espressione di tenerezza e d'inquietudine, come una mammina che tremi per il figliuolo troppo buono e troppo illuso. Perchè mi guarda così? domandò l'altro vivamente. Io, signor Laner? No, niente. Sono io tanto.... tanto infelice!
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