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Aggiornato: 17 giugno 2025
Legga, signorina Rigotti, disse Tonino che non sapea comprendere il perchè di quella lentezza, di quel pallore diffuso sul viso sofferente della giovane donna. Le lettere o non si accettano o si leggono tosto. Il cuore mi dice che dentro questa lettera vi è un soffio capace di rovesciare il disegno del monastero. Perchè dite così?
Profondamente onesta, era incapace di avermi scritto una cosa che doveva addolorarmi, senza essere ben decisa a quanto annunciava. D'altra parte la lentezza e la calma con cui aveva presa quella risoluzione, la freddezza con cui ne parlava, provavano la sua profonda delusione, lo sconforto che le era entrato nel cuore.
Loreta, che aveva ascoltato fin qui, come soggiogata dalla potenza dell'accento d'Alvise, rialzò a questo punto i suoi occhi lucenti di lagrime: Finito! ella esclamò poi, con lentezza. Finito era tutto egualmente. Ormai nulla avrebbe potuto più ricongiungerci.... Nulla! Perche?
Ma ogni volta le vene del collo parevano gonfiarsi sotto una mano invisibile, che glielo stringesse con calcolata lentezza: poi rimaneva senza fisonomia, colle pupille spente in un canto dell'occhio, e la bocca bagnata da un velo diafano di bava. Che cosa era dunque la morte per lui? Che cosa uccideva?
La lentezza della Santa Maria non permetteva d’inseguire la Pinta. Cristoforo Colombo, che gi
Una domanda mi salì alle labbra. "E perché tu non me ne hai parlato?" Ma la trattenni. Come avrebbe ella potuto parlarmene, se da molto tempo io col mio contegno aveva interrotto tra noi ogni scambio di notizie e di confidenze amichevoli? È assai più semplice dei suoi libri ella soggiunse, disinvolta, mettendosi i guanti con lentezza. Hai letto Il Segreto? Sì, l'ho gi
Intanto che il conte ed Ermanno scendevano, il primo da cassetta, lasciando le redini al groom, e il secondo da cavallo, Rosalia di Verdara aveva chiesto alla signora d'Archenval se si fidava di fare due passi. «Mi proverò!..» aveva risposto la viscontessa, che il moto e l'aria dolce avevano animata, e le amiche erano anch'esse discese dal legno, di cui Ermanno aveva dischiuso lo sportello. Intanto che Giulio di Verdara si spingeva innanzi, al trotto del cavallo completamente rassicurato, la piccola comitiva si era messa in cammino, seguita a breve distanza dalla carrozza vuota. La contessa dava il braccio alla signora d'Archenval, e Massimiliana ed Ermanno si tenevano al loro fianco; ma ben tosto, per la lentezza con la quale la sofferente era costretta ad incedere, i due giovani si erano trovati inavvertitamente un poco innanzi. Tutta avvolta, nel suo mantello, con le braccia e le mani nascoste dentro di esso, la signorina di Charmory si perdeva fra quei larghi contorni e solo il suo profilo purissimo si disegnava sotto la toque d'una tinta scura. Restando solo per la prima volta con lei, una trepidazione crescente si era impadronita di Ermanno. Nel mentre qualche cosa di armonioso vibrava nell'animo suo all'imprevedibile fortuna di quell'incontro, egli avrebbe voluto esser lontano, tanto dolorosa finiva per essere l'emozione cagionatagli dalla vicinanza di Massimiliana. Poi, che cosa dirle, se non il sentimento che gli divampava dentro; di che cosa parlarle, se non dell'amor suo? Ma, al tempo stesso che egli si confermava nel proposito di non far nulla per dimostrarle ciò che provava, egli pensava alla difficolt
Emilia si dispose a questo viaggio inaspettato, ed appena ebbe gettati libri ed abiti nel baule, ricevè un secondo avviso; scese nel gabinetto della zia, ove Montoni le rimproverò la sua lentezza. Egli uscì quindi per dare alcuni ordini, e Emilia chiese il motivo di quella partenza subitanea. La zia parve ignorarlo come lei, e che non intraprendesse quel viaggio se non con estrema ripugnanza.
Annetta gettò un alto grido, la porta si aprì con lentezza, e videro entrar Caterina, che veniva per dire alla cameriera che la sua padrona la cercava. Annetta ridendo e piangendo, rimproverò Caterina di averle fatto tanta paura: temeva avesse udito ciò ch'ella aveva detto.
Sono malata ella disse alfine, con una lentezza angosciosa. Ma come malata? io balbettai, fuori di me, credendo sentire nel suono di quelle due parole una confessione che corrispondeva al mio sospetto. Come malata? Da morirne?
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