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Aggiornato: 21 giugno 2025


Infatti vi vide nascostamente più volte, ma non osò mai presentarsi a voi, temendo i vostri rimproveri, il vostro disprezzo. Vide qualche volta anche Gabriella.... Io vi conobbi allora, Federico; fin d'allora vi amai. Vostra madre morì poco dopo lasciandomi, come vi dissi, i suoi segreti.... Sposarvi divenne il mio sogno.... Ma voi eravate allora a Corfù.

Sollevò leggermente il velo sulla culla di mio figlio e me lo mostrò tutto roseo nel sonno. Provai allora un impeto tale di tenerezza che balzando fuori dal letto corsi alla culla e mi lasciai cadere in ginocchio lagrimando. Orsola, spaventata, temeva che fossi in preda al delirio della febbre. Per tranquillizzarla tornai a coricarmi, lasciandomi rinvoltare da lei nelle coperte con quella docilit

A rivederci stasera, mi disse Bazzetta, stringendomi la mano energicamente, molto energicamente. Sono le sei, vo' a pranzo da quella bestia di Sindaco, del quale vi dirò poi... ma... zitto. Ed uscì frettoloso, lasciandomi solo nella sua simpatica botteguccia. Eccolo; è lui! Parlagli, il pap

Io piangeva, udendo questa parola. Egli non soggiungeva nulla, lasciandomi piangere, asciugando le mie lacrime col suo fazzoletto, con un moto gentile quale dovette esser quello di Veronica con Gesù, carezzando fugacemente i miei capelli, come benedicendomi. Non altro. Lentamente, le mie lacrime s'inaridivano, la mia anima si quietava e io comprendeva che, ancora una volta, l'amore di Giustino Morelli era stato il mio unico conforto. Tornavo a casa tranquilla, con una novella forza in me e con una lieta luce negli occhi. Mio marito mi guardava, diffidente: e la sua diffidenza lo spingeva all'ira, e nell'ira egli m'infliggeva una di quelle brevi o lunghe scene che erano il tossico della mia vita. Che importa? Io aveva il contravveleno. Chiusa nella sublime fiducia dell'amore che Giustino Morelli mi portava, sapendo che vi era nel mondo, nel vasto mondo così deserto di ogni gioia, qualcuno che mi voleva bene, che mi adorava in una dedizione continua di stesso, io opponeva a mio marito una glaciale indifferenza. Mio marito mi lasciava: io andava nella mia stanza, mi buttava sul letto, con la bocca sul cuscino per poter ripetere il nome soavissimo di colui che era il mio salvatore. Tutta l'anima mia, allora, si prostrava, si abbandonava, in un'estasi di tenerissima gratitudine per il beneficio di quell'amore che era il liquore essenziale di ogni mia forza. Non sapendo come sfogare ciò che mi soffocava, trovavo modo di scrivergli, lungamente, confusamente, delle lettere che, spesso, dovevo lacerare senza potergliele inviare: raramente, arrivavo a spedirgliene una. Di lontano, io calcolavo sentimentalmente che effetto gli avrebbe fatto la prova che il cuore di Anna, della sua Anna, gli apparteneva e si dava a lui, novellamente e sempre con entusiasmo. Ma i miei calcoli sentimentali fallivano spesso. Io non lo rivedeva subito. Egli non mi rispondeva mai. Finivo per non sapere nulla. Dimenticavo la mia lettera. Quando, per una scarsa e fortunata combinazione, mi ritrovavo con lui, non gli parlavo più di nulla, felice solo di essere accanto a lui. Sentivo che l'impetuosit

Se fossi io nei piedi del Generale Borbottò lasciandomi il vecchio ufficiale vi pianterei tutti nel treno. Io mi augurai che quel vecchio non diventasse mai un pezzo grosso nella nostra piccola armata. Ritorno a bomba per far sapere ai lettori che la legione Ravelli, che noi non incontrammo nel combattimento si era comportata strenuame.

Monsignore, io obbedisco alle leggi dello Stato senza mormorare. E voi non amate vostra sorella? Io l'amo, monsignore. Mio padre era un povero sarto che andava in giornata, monsignore, e morì poco dopo la nascita di mia sorella. Mia madre guadagnava il nostro pane tessendo per la gente della comune. Ella morì di fatica lasciandomi sulle braccia una figliuolina di quattro anni.

Il vento sollevava la giubba del cochero lasciandomi scorgere il suo grosso coltellaccio gaucho dal manico d'argento cesellato, infilato alla cintura sulle reni, e la rivoltella sul fianco. Ma il mio uomo aveva una faccia bonaria d'indio mansueto che contrastava singolarmente col suo armamento.

Parola Del Giorno

branchetti

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