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Difficile stabilire il numero esatto di quelli che al veder Lidia si proponevano di sedurla in otto giorni e stringendomi la mano si rallegravan seco stessi d'aver io preparata una nuova preda per loro; certo, dovevan essere molti e non tutti scapoli; certo, anche, Lidia produceva comunemente un effetto d'ammirazione per la sua bellezza, e di simpatia viva per un'ingenuit

Mi par oggi, e son passati tanti anni, che io le diedi quell'addio, e che, stringendomi la mano, essa mi rispose: a rivederci. E si fermò sulla parola, dicendomi come sperasse che ciò sarebbe stato assai presto. "Dipende da voi" aggiunse e fu l'ultima sua parola. "Dal cielo" pensai. In quella fu dato il segnale della partenza.

Mi guardò, ansando in silenzio, con un viso sfigurato che mi fece terrore, mi si avventò al collo, mi cadde addosso. Il treno partì. Sedetti stringendomi in braccio il caro corpo tutto sussulti e spasimi, baciando la testa bionda che mi pesava sulla spalla, palpitando e ansando io stesso, ma senza comprendere ancora qual cosa terribile si compiesse, per arcano volere di Dio, in quel momento.

La nostra, escursione si prolungò per più di due ore; il momento; della partenza si avvicinava a gran passi; era mestieri dirci addio. Riaccompagnammo a casa le donne. Vi prometto di raggiungervi Mi disse Aissa, stringendomi forte forte la mano.

Mentre m'abbandonavo a questi pensieri, sentii tutt'a un tratto che tutti s'alzavano e salutavano. M'avvicinai anch'io a Vittor Hugo, gli presi la destra con tutt'e due le mani.... e non potei dire una parola. Ma egli mi guardò e mi comprese, e disse, stringendomi la mano, e fissandomi con uno sguardo sorridente e un po' triste: Addio, caro signore. Poi soggiunse: No, addio.

D'improvviso Raimondo si scosse, e stringendomi al petto, mi disse con accento di tristezza indefinibile: Che tu sia il benvenuto, amico mio poi guardando il ritratto Clelia, ed accenandolo col dito: da un mese io sono solo. Non disse altro; ma mi fe' segno che lo seguissi e mi trasse verso la sua camera.

« Mia Fulvia; mia amante; mia sposa; susurrava Gualfardo stringendomi le mani. Dimmi che vivrai, che vivrai per amarmi; per esser mia; per non lasciarmi mai più. « Ma tu, Welfard, potrai tu perdonarmi il mio torto, potrai tu amarmi ancora?

No; benchè un istante ne avessi avuta l'idea, ma nol potei, chè le lagrime mi soffocavano.... Dimorare con voi! signora, mormorai, quella che.... Che volete dire? non vi comprendo. In quell'istante io vidi come in un sogno la mia vita dal giorno, in cui avevo per la prima volta veduta quella donna, la sposa di Federico... Pensai quanto diversa, quanto tranquilla sarebbe stata la mia esistenza senza di lei!... Pensai agli avvilimenti sofferti senza poter lagnarmi; alla mia salute distrutta; provai un senso di dolore, che mi esasperò.... Ed alzandomi: Ditemi almeno il perchè, le chiesi convulsamente, mi avete fatta rapire.... Ella impallidì; si alzò alla sua volta: Voi mi scambiate con un'altra, mi disse. Io non sono molto fina, ma non le credetti però. Non abbisognava un'osservatrice profonda per notare in quell'istante sul volto di lei una passaggiera, ma indicibile espressione di terrore. Anche i cattivi non sanno sempre dissimulare colla stessa perfezione. Vi sono dei momenti, in cui Dio permette che si tradiscano loro malgrado. Vedendo che io non volevo crederle, che non le riusciva ingannarmi, prese ad un tratto altra via.... Si avvicinò a me, e stringendomi un braccio: Gabriella, mormorò con voce concitata, contate voi parlare a mio marito dei vostri sospetti? I suoi occhi lanciavano fiamme: erano minacciosi, che non osai rispondere. Voi nol farete, riprese ella collo stesso tuono, altrimenti.... Io feci uno sforzo e rialzai il capo.... altrimenti, continuò, voi avete dei bambini, Gabriella, gli amate? Signora, perchè tale domanda? mormorai atterrita. Se gli amate, vi premer

«Poi, col piglio sommesso con cui soleva dirmi dopo un bacio quel crudele «Perdonate» che mi gelava il cuore, tornò a ripetere stringendomi le mani: « Volete? «Egli perdonava; faceva sacrificio di , del suo sdegno, dinanzi al desiderio d'un moribondo; e per risparmiargli un dolore diceva realmente a me, che non amava più, a me, che disprezzava: «Volete essere mia sposa

L'amico rise, e stringendomi un braccio fra l'indice e il pollice, come per darmi un pizzicotto, mi disse: "Non pensi a questo.