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Aggiornato: 4 maggio 2025


V'era sul suo cappello qualche cosa di azzurro che faceva sembrare più azzurri i suoi occhi. Dietro di lei, in braccio a Valeria, la piccina agitava una piccola mano, inguantata di lana bianca, in segno di addio. Ecco: la campana battè il suo rintocco; si udì il fischio: il treno si mosse.

Lisa si risolvette a passare la sua manina inguantata sul dorso della bestiola, ma non con troppa buona voglia; Lombrichi invece chiamò a la podagrosa cagnetta, la tolse sulle sue ginocchia e le fece un mondo di carezze e di feste. La marchesa guardava con occhio tutto compiacenza gli atti del dottore. Lisa ne volle richiamare l'attenzione al povero Antonio.

Rimasta sola con Nancy ella fece il gesto di aprire la sua borsetta di maglia d'oro; poi, vedendo l'espressione degli occhi di Nancy, desistette. E, invece, la baciò. Quando fu in carrozza, si sporse dal finestrino e agitò in segno di saluto ad Aldo la grassa mano inguantata di bianco. Addio, Apollo!...

Qualcuno la vide scendere, lenta, le scale. Borbottava frasi che parevano rivolte ad esseri invisibili a' quali, di volta in volta, soffermata sul pianerottolo, ella stendeva la mano, inguantata di seta. Fu pure osservato che la vecchia s'era più che mai infagottata: pareva che portasse addosso due o tre gonne una sopra l'altra e due o tre corpetti.

Povera Luisa mormorò soltanto lui, carezzandole la manina inguantata che si appoggiava fidente al suo braccio. Non mi compatite ella rispose, crollando il capo, sorridendo a una idea io sono più felice di voi, Forse disse lui, con voce breve.

La popolazione dei palchi era per quella sera formata da tre o quattro famiglie della grossa borghesia, inanellate e vestite della rumorosa seta domenicale; di un impiegato municipale con la relativa arca di Noè; delle figlie piccole di un giornalista che era andato al San Carlo con la moglie; delle sorelle dell'impresario, serotine e gratuite frequentatrici del teatro; di una frotta d'inglesi, vestiti di tela bianca e col velo verde al cappello, ed infine di un giovanotto abbastanza misterioso, solo in un palco, che ascoltava la rappresentazione voltando le spalle al palcoscenico, sbadigliando dietro la mano inguantata: una consegna, era evidente.

Tornò poi nel salotto, e sdrajatosi in compagnia degli amici: Chi manca ancora? domandò. Tu lo saprai, rispose Achille, lisciandosi col palmo della destra inguantata la colta barba: io, per me, quando prometto, son puntuale così coll'amico come coll'amante. Ben dici, bell'uomo! aggiunse uno de' colleghi: anch'io, dove si tratti di pranzo o colezione, sono esatto come un creditore.

Dove vai? disse il piccino. E subito soggiunse: Io vengo dalla scuola. Oggi la scuola è finita più tardi. Ora vado a casa. Ho i guanti: guarda. E le mostrò la mano inguantata, in cui serrava il quadrello. L'altra egli aveva ficcata nella saccoccia dei pantaloncini fino al gomito. La cavò lentamente e la levò, spiegata.

Ora Letizia lo baciava forte sulla guancia. Egli le mormorò sulla gelida gota: E alla mamma tua? Neppure?... No! fece Letizia, come inorridita Vuoi dirlo a mamma!... No, no! promise il piccolo. E si chinò e raccolse il quadrello che gli era sfuggito. Ora lo brandiva nella piccola mano inguantata. Ripetette, solenne: A nessuno!

E cantò, l'allodoletta! Cantò, in molti climi, sotto molti cieli, in molte terre lontane. Era forse a Edimburgo che i cavalli furono staccati dalla sua vettura, ed essa e Nancy tratte in trionfo per le festanti vie? Era forse a Berna che la polizia dovette sgombrare dalle strade e dalle piazze le turbe di studenti che parevano impazziti? Non fu a Torino che la folla la richiamò venti volte al balcone, per urlarle i suoi evviva, per implorare dal piccolo volto estasiato un sorriso, dalle piccole mani salutanti, un fiore? Dove, dove fu che gli uomini alzavano i loro figlioletti tra le braccia perchè la vedessero, perchè le toccassero la veste, e le donne, spinte e urtate nella calca, coi cappelli a sghembo e gli occhi allucinati, battagliavano per intravvedere un baleno della bionda testolina salutante e per sfiorare d'un tocco la piccola mano inguantata? Non era a Napoli che la chiamavano «la bambina assistita», e la credevano posseduta da uno spirito? E tra le acclamazioni talune voci gridavano che, per carit

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