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Aggiornato: 3 giugno 2025


Oggi 11 giugno 1918. Sono un tenente dei bombardieri che ha fatto il suo dovere. Ma non mi sento degno di te, libro mio preferito. Mentre il mio cuore batte sicuro il mio passo non lo sa cadenzare con eguale sicurezza. Ho il passo indeciso, malfermo ondeggiante, ferito, che ripete sulla terra le punture dilanianti d'una piaga infame e assillante aperta nel mio fianco. Piaga di Caporetto, piaga enorme che sento vivere soffrire, imputridire e che presto bisogna, ad ogni costo bisogna colmare, colmare con un nuovo ultravermiglio generosissimo sangue a fiotti bollenti, a torrenti nel suo centro e sugli orli il cui viola sinistro ricorda le botti sventrate dai fuggiaschi ubriachi, le schifose avvinazzate bombe incendiarie su Cervignano e il putrido violaceo fuggente tramonto del 27 ottobre. Guarire, guarire quella piaga! La guariremo. Gi

ANGIOLA. Dubito che non mi proponiate un infame amore sotto una onorata richiesta di nozze. DON IGNAZIO. O Iddio, non mi conoscete nel fronte e negli occhi pregni di lacrime l'effetto della mia fede, che son ridotto all'ultimo termine della mia vita? ché se non voglio morire, son costretto toglierla per moglie? ANGIOLA. Ditemi di grazia, che cosa desiate da lei?

Il duca fu per scoppiar dalle risa, udendo l'acutezza di colui; pur si trattenne, e vòlto in una guisa che parve uscito da que' luoghi bui: Com'hai l'alma dal ben far divisa, prostituito nobile; e da cui avesti educazion infame e vile, cavalier da taverna e da porcile? Filinor non si scuote e non si move.

Infame, infame! sclama senza quasi avvedersene il cancelliero, e senza alzar la testa poggiata sul petto. Un santo padre della Chiesa s'era bene castrato da per essere più uomo di Dio! mormora un cappuccio dell'adunanza.

Sorrideva la misera fanciulla e per celare le sue angoscie, aveva impeti di allegrezza folle, che Annetta non comprendeva. Intanto Diego, il Genio del male, andava diritto al suo infame scopo. Tradimento.

Alla vista di don Francesco ella vacillò; ma l'odio, quel sentimento, che soverchiava tutti gli altri nel suo cuore, ridestò il suo ardire. Come? gli disse con alterigia, voi qui? in questa casa, dopo averne ucciso il padrone? È troppo, e non lo soffrirò. Infame! rispose il duca, mentre rinchiudeva l'uscio. E senz'altro: La vostra complice è morta! La mia complice! che volete dire?

Dopo un momento di truce posa, egli ripigliò: «Sconosciuto, , sconosciuto, m'intendete, poichè come Talarico, i vostri amici potrebbero accogliermi, il mondo compatirebbe un nome infame in quella eroica schiera. Ma io la laverò quell'infamia nel sangue dei nemici della libert

Io mi contorco da due giorni a pensare come sfuggire la rete: e mi trovo impossente. Io mi aspetto ad ogni minuto esser ciuffato dalla polizia, e te... alla loro mercè! Dovunque, l'uomo si appartiene più o meno; qui, in questo infame paese, sotto questo governo, negazione di Dio, l'uomo appartiene alla polizia. Che voglio io insomma? prevenirli. Ah! se potessimo fuggire all'estero!

Io che vengo ad accusare Guiscardo pel più villano ed infame di quanti mai abbian preso cingolo di milizia; avvegnachè le mie parole, monsignore, dovessero toccarvi più dappresso nel cuore. Messere, grida Gisulfo, rammentatevi che l'insolenza delle parole sconviene a cavaliere, se pure cavaliere voi siete, e che noi non sapremo perdonare tale inverecondia come non la sopportiamo.

POPPEA È tempo al fine, tempo è, Neron, ch'alto rimedio in opra da me si ponga, poiché sola io 'l tengo. Queta mai non sperar l'audace plebe, finch'io son teco. Ah! generosa prole, qual darle io pur di Cesari son presta, Roma or la sdegna. Alla prosapia infame di egizio schiavo un pervenga, è meglio, la imperial possanza.

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