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Per essi l'obiezione, l'affermazione e la negazione di quegli con cui stanno a colloquio non esistono. Si capisce che essi non spezzano mai nella mente il filo delle proprie idee; talchè la parte abbondantissima che essi mettono nel dialogo finisce coll'essere un lungo soliloquio, nel quale non trova posto neppur l'ombra del sentimento altrui.

come fece Pietro e gli altri discepoli, che, doppo la colpa della negazione che fece del mio Figliuolo, pianse. El suo pianto era ancora imperfecto: e imperfecto fu infino a doppo e' quaranta , cioè doppo l'Ascensione, poi che la mia Veritá ritornò a me secondo l'umanitá sua.

Una specie di appendice alla Bourse di Ponsard. La mania del guadagno, la preoccupazione dell'arricchire, la speculazione interposta ad ogni dovere umano, ad ogni sentimento, ad ogni virtù, alla famiglia, all'amicizia, all'amore, ecco il vizio che Sardou intende combattere nella sua commedia. La famiglia Benoîton è la negazione della famiglia.

È questa contraddizione somma per noi alla negazione, non solamente, del diritto ingenito nelle popolazioni romane, ma della NAZIONE.

La gioventù di tutte le nostre provincie mandava, un anno addietro, i suoi migliori, come a convegno d'onore, sui campi lombardi; ma io non ricordo che Radetzky li chiamasse mai, nei suoi proclami, stranieri. La negazione assoluta della nazionalit

Di colta il Papa fu preso per ispia dal comandante di Gaeta, ma poi il Re Ferdinando avvertito gli portò in fretta e in furia camicie, soldati, e marzapani e condottolo seco a Napoli l'ospitò regalmente; per la qual cosa questa belva incoronata, che uomini di stato temperatissimi chiamano addirittura negazione di Dio, diventa ad un tratto: «Re cristiano ammirando nel quale non sai se le virtù del principe cristiano superino quelle del privato, o queste quelle avendo discorso parole, e operato fatti di sovrano il più magnifico e il più pio di quanti si conserva memoria nel mondo

... molto spesso ella terminò, senz'aver l'aria di accorgersi della sua negazione. E come mai? domandò lui, con un po' d'ironia, niente altro. Così disse Clara tristemente e brevemente. Giovanni Serra abbassò gli occhi, quasi celando una domanda che si potea forse leggere nel suo sguardo.

No, cara, disse Filippo recisamente. Ho da fare qui. Ha da fare a Venezia, in luglio! esclamò la contessa Osvaldi, ridendo. Voi avete da fare a Milano, a Torino, a Venezia! Mi sembrate un ministro.... Anzi, la negazione d'un ministro, corresse il conte Lombardi. Un ministro non ha mai da far nulla, in nessun paese del mondo!

Riassunto con una frase che ha avuto molta fortuna, il Tolstoismo è «la religione della sofferenza umana»; il Nietzschismo ne è la negazione. La morale del Tolstoi impone di sacrificare il bene proprio all'altrui; la morale del Nietzsche d

Ho combattuto e combatterò senza posa e senza paura dovunque io mi sia, i tristi oppressori della mia patria: la menzogna, qualunque sembianza essa vesta; e i poteri che, come il vostro, s'appoggiano a mantenere o ricreare il regno del privilegio, sulla corruttela, sulla forza cieca e sulla negazione del progresso nei popoli: ma ho combattuto con armi leali; mai mi sono trascinato nel fango della calunnia, o avvilito ad avventare la parola assassino contro chi m'era ignoto ed era forse migliore di me.