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Il Cadolini ch'era dei soldati del Gorini ci narra perigliosissimo il compito loro, imperciocchè avendo a vigilare scoperti al lato della breccia di frequente andassero feriti dai frantumi, che schizzavano dai sassi percossi dalle palle nemiche. Mi parrebbe mancare al mio debito se tacessi quali nella massima parte fossero i soldati di Roma, e qual genio gli animasse: giovani illustri, delle più inclite famiglie italiane, pieni di grandezza l'anima, come di valore nel braccio; e tuttavia la gente turpe, che altrove e in Francia, ma più in Francia, che altrove, fa mercato di ardì infamarla; però che il costume di tempi perdutissimi insegni accusare altrui per nascondere il delitto proprio; ma di ciò basti, ed è troppo. Tali e siffatti i pensieri di quei giovani soldati: «quelle ore (scrive nelle sue note il buon Cadolini che stese a posta per me) di servizio notturno erano le più solenni per noi. Dalla cima dei bastioni del Gianicolo donde si vedeva da un lato torreggiare il Vaticano, da un altro distendersi la campagna romana, e finalmente la valle del Tevere, le immagini più sublimi venivano ad affollarsi alla nostra giovane mente. Roma cuna della civilt

Dal Capitolino scesi verso il Tevere, passai il ponte che difese Orazio Coclite, e che i preti chiamarono di San Bartolomeo, e m'incamminai verso il Gianicolo in cerca dei tumuli dei nostri Achilli italiani che, contro gli sgherri del Bonaparte sostennero l'onore italiano vilipeso e calpestato da loro. Tumuli! E chi doveva innalzare tumuli ai superbi difensori dell'orbe? Chi?

Dimandatelo al bifolco romano quando ei rintuzza la punta del vomero nei teschi che imbiancano le zolle del suo campo, od al Ciociaro¹ quando bestemmia per gl'inciampi che il suo cavallo trova ad ogni passo sul vecchio Gianicolo! Le loro ossa?... Son seminate sulla Via Scellerata e non un sasso sorge sulla sepoltura di quei valorosi!

Sull'albeggiare del 30 Aprile 1848 un sergente straniero era condotto in prigione alla presenza del comandante il Gianicolo. Caduto in un'imboscata di romani, durante la notte, quel soldato, cui i preti avevano dato ad intendere che i difensori di Roma eran tanti assassini, giunto che fu alla presenza del capo s'inginocchiò, e chiese la vita per amore di Dio . Storico.

Sorge il giorno trenta giugno, ultimo della difesa; chi stava sul Gianicolo vedeva la grande cupola vaticana in qua, ed in l

Si può sapere il perchè di questo esodo? chiesi all'amico, mentre la turba belante ci passava davanti. Son pecore che mutano di pascolo; mi rispose. E proprio hanno a passare di qua? To', sono anche passate pel Corso. Entrate da porta Pia, escono da porta Cavalleggeri. I pascoli del monte Sacro sono finiti; ora vanno ad attaccare quelli del Gianicolo. Usanza strana! mormorai.

Verso le undici antimeridiane, Garibaldi, ansioso per la partenza, stava ritto in piedi sulla prediletta torre di palazzo Piombino, fiero come un al Gianicolo sulla torretta del casino Savorelli presso San Pancrazio, e manovrava il cannocchiale da Roma lungo la via Nomentana e verso Tivoli.

Venendo da Castel Guido a porta Cavalleggieri si lasciano a destra le alte posizioni del Gianicolo, e trovandosi la Legione Italiana su quelle alture, essa colse l'opportunit

Fra i giganteschi progetti di lui eravi quello di deviare il corso del fiume da Roma, in modo che, girando intorno al Gianicolo, andasse poi a scaricarsi nel mare attraverso le Paludi Pontine presso il capo Circeo, invece che ad Ostia. La morte di Cesare impedì la realizzazione di questo progetto, come di molti altri. Se fosse stato eseguito, non solo sarebbe mutata la configurazione della citt

Io tenevo dietro ad una baraonda di donnicciuole, che gli han dato la caccia fin qua. Anche la tua liberta Mirrina era del numero. Sollevazione universale! Patrizie e plebee hanno fatto causa comune. Ma veniamo al sodo. Lo stendardo sul Gianicolo?....